chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] e ó, a differenza di quella che si osserva in è e ò, o in a. Sillaba ch., quella in cui la vocale (o il dittongo) è seguita da consonante appartenente alla medesima sillaba. f. In musica, di qualunque schema formale (per es. l’aria, la canzone e, in ...
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ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle [...] con -o-, tranne che nel part. pres., più frequente nella forma rotante). – 1. intr. (aus. avere) a. Riferito a un corpo, muoversi girando attorno a un altro corpo; in partic., riferito a un corpo rigido, ...
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scuoiare
(raro scoiare) v. tr. [lat. tardo excoriare «scorticare, spellare», der. di corium «pelle, cuoio» col pref. ex-; cfr. escoriare] (io scuòio, tu scuòi, ecc.; ormai rare le forme rizoatone senza [...] dittongo scoiavo, scoiassi, scoiato, ecc.). – Togliere la pelle, scorticare; generalmente di animali macellati o uccisi: s. una pecora, un vitello, un cinghiale; un giovanotto ... rompeva a pezzi con una accetta e con le mani il corpo già scuoiato e ...
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dittongazionedittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo [...] (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital. fuòco) ...
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rusticismo
s. m. [der. di rustico]. – In linguistica, carattere fonetico o vocabolo usato soprattutto nelle campagne, in contrapposizione a caratteri o vocaboli urbani. Nel latino della tarda età repubblicana, [...] ad esempio, era avvertito come un rusticismo la monottongazione del dittongo -au- in -o- (oricula in luogo di auricula «orecchia»; orum in luogo di aurum «oro»). ...
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tranare
v. tr. – Variante ant. di trainare (per la consueta riduzione tosc. del dittongo ai in a, in posizione protonica), nel senso di trascinare: Or se tu l’occhio de la mente trani Di luce in luce [...] dietro a le mie lode (Dante), se muovi oltre, se fai proseguire ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] già avuto occasione di notare per figliuolo, legnaiuolo, luogo, si hanno anche per uomo esempî nell’ant. toscano e umbro di riduzione del dittongo uo a u, documentata anche questa in Boccaccio (Dec. III, 1, 11): che è uno umo a star con femine? ◆ Nei ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», [...] e comunque oggi le forme con vo- sono disusate nell’uso parlato, fuorché in Toscana, e molto rare anche nella scrittura). – 1. tr. Rendere vuoto, privare un recipiente o un ambiente qualsiasi del suo contenuto: ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] , due classi tra le quali non c’è opposizione fonologica: la i di Cairo e la u di Laura, vocali asillabiche nei dittonghi discendenti ài e àu, sono vere vocali né più né meno che la o di Paolo, possono come questa pronunciarsi sillabiche in una ...
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rigiocare
(letter. rigiuocare) v. tr. o intr. [comp. di ri- e giocare] (io rigiòco, tu rigiòchi, meno com. rigiuòco, rigiuòchi, ecc.; fuori d’accento, il dittongo è raro). – Giocare di nuovo; come trans.: [...] si è rigiocata tutta la vincita; la finale, in caso di parità, sarà rigiocata; e come intr. (aus. avere): non rigiocherò più con quel baro ...
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Gruppo costituito da due vocali che si seguono nella medesima sillaba. Una delle due è vocale sillabica, l’altra può essere sia vocale vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante. Il d. è ascendente se la vocale sillabica è la seconda;...
DITTONGO
Il dittongo (dal greco dìphthongos ‘suono doppio’) è un gruppo di due vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una...