piovorno
piovórno agg. [der. di piova, con suff. espressivo variamente spiegato], letter. – Piovoso; è lezione offerta come variante di piorno da alcuni codici della DivinaCommedia (Purg. XXV, 91), [...] e rimessa in onore nella poesia moderna: O Miramare, a le tue bianche torri Attedïate per lo ciel piovorno ... Vengon le nubi (Carducci); L’Iadi piovorne travagliano il mare (Pascoli); In questo giorno ...
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duca
s. m. [dal gr. tardo δοῦκα, accus. di δούξ che è il lat. dux: v. duce] (pl. -chi). – 1. ant. a. Chi fa ad altri da guida, soprattutto in senso spirituale: Tu d., tu segnore e tu maestro (Dante, [...] con riferimento a Virgilio, che molte altre volte è chiamato con questo titolo nella DivinaCommedia); anche fig.: Aristotile è maestro e d. de la ragione umana (Dante). b. Condottiero, duce: il gran d. de’ Greci (Dante), Agamennone. 2. Titolo ...
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illustrazione
illustrazióne s. f. [dal lat. illustratio -onis]. – 1. L’opera, l’attività dell’illustrare (nelle accezioni 3 e 4 del verbo): i. di un passo poetico oscuro, di una teoria; dotta, esauriente [...] illustrazioni in bianco e nero, a colori, nel testo e fuori testo; libro, rivista, giornale con molte i.; la DivinaCommedia con le i. di G. Doré. Anche, titolo di pubblicazioni periodiche illustrate, come per es. l’Illustrazione Italiana, importante ...
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soso
sóso avv. – Variante dell’avv. suso (ant. per su), che si legge nella maggior parte delle edizioni della DivinaCommedia, in Inf. X, 45, e già in alcuni manoscritti, per livellamento della rima [...] siciliana (Guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, Mi dimandò: «Chi fuor li maggior tui?». Io ch’era d’ubbidir disideroso, Non gliel celai, ma tutto gliel apersi; Ond’ei levò le ciglia un poco in soso; ...
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riportare
v. tr. [dal lat. reportare, comp. di re- e portare «portare»] (io ripòrto, ecc.). – 1. Portare di nuovo: speriamo che tu mi riporti fortuna anche oggi! 2. a. Portare cose o persone indietro, [...] storicamente le manifestazioni: se ti riporti alla religiosità medievale, potrai capire meglio l’allegoria della DivinaCommedia. Richiamarsi, riferirsi: l’autore si riporta ad affermazioni fatte nel capitolo precedente; meno com., rimettersi ...
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testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] del t., o testuale; t. lacunoso, mutilo, guasto, alterato, scorretto, interpolato; t. emendato; t. definitivo; citazioni della «DivinaCommedia» fatte dal t. della Società Dantesca; t. critico, stabilito in base ai principî e ai metodi della critica ...
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episodio
epiṡòdio s. m. [dal gr. ἐπεισόδιον, comp. di ἐπί «dopo» e εἴσοδος «ingresso (del coro nella tragedia greca)»]. – 1. a. Ciascuna delle parti dialogate o serie di scene in cui si articolava l’antica [...] concluso che s’inserisce nell’azione principale di un romanzo, di un dramma, di un poema: l’e. di Farinata nella «DivinaCommedia»; l’e. di Olindo e Sofronia nella «Gerusalemme Liberata». Quindi, dramma, romanzo, e per analogia film a episodî, che si ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori [...] ; b. naturali, tutelate da particolari norme giuridiche in quanto considerate oggetto d’interesse pubblico; illustrare le b. della DivinaCommedia; anche di persona, e spec. di donna, le parti del corpo e i lineamenti del volto che più concorrono ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. [...] p. di scienza, di dottrina, di erudizione e sim., essere molto colto, dotto, sapiente. 2. In usi analogici: a. Nella DivinaCommedia, nome con cui Dante chiama in più luoghi dell’Inferno la cavità cilindrica al centro di Malebolge, che col suo fondo ...
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sotto il velame
sótto il velame. – Espressione presente in una nota terzina della DivinaCommedia (O voi ch’avete li ’ntelletti sani, Mirate la dottrina che s’asconde Sotto ’l velame de li versi strani, [...] Inf. IX, 61-63), assunta da G. Pascoli come titolo di un suo volume d’interpretazione dantesca (1900), e talora ripetuta (da sola o variamente completata) in varî contesti di tono solenne ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti...