stilistica
stilìstica s. f. [dal ted. Stilistik, der. di Stil «stile»]. – 1. a. Lo studio dello stile, delle forme dell’espressione e dell’attività letteraria: la s. antica (la s. greca, latina, ecc.), [...] o di un genere, di una scuola o di un’epoca: analizzare, descrivere la s. omerica, petrarchesca o della DivinaCommedia, del poema epico o della lirica romantica, ecc.; i caratteri essenziali della s. della scultura greca, dell’architettura romana ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione [...] le pene sono distribuite secondo la legge del contrappasso. Come nome proprio, l’Inferno, titolo della prima cantica della DivinaCommedia dantesca. 4. Di uso frequente, spec. nel linguaggio fam., in molte espressioni fig., per indicare sia gravi ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] in margine i l. più notevoli della dimostrazione; l’autore accenna al fatto in più luoghi; l. controversi della «DivinaCommedia»; l. oscuro, intricato; nel l. citato, o semplicem. luogo citato, e spesso in forma latina loco citato (abbreviati per ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana [...] di V. Monti; in partic., ciascuna delle tre parti della DivinaCommedia. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] destinato a essere cantato: c. carnascialeschi. b. Ciascuna delle parti in cui è diviso un poema o una cantica: la DivinaCommedia ha cento c.; il primo c. dell’Orlando Furioso, della Gerusalemme Liberata (dei poemi classici più com. libri: i dodici ...
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edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; [...] , milanese, l’e. di Londra; l’e. del 1827 (o ventisettana) dei Promessi Sposi; curare, pubblicare una nuova e. della DivinaCommedia; e. riveduta e corretta (anche fig.: Giulio è un’e. riveduta e corretta di suo fratello; il nuovo direttore è un’e ...
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singolarmente
singolarménte avv. [der. di singolare]. – 1. Uno per uno, individualmente: rispose a tutti s.; l’esito del concorso sarà comunicato s. a tutti i candidati. 2. a. Specialmente, soprattutto: [...] il motivo dell’esilio è presente in tutta la «DivinaCommedia», e s. nella prima cantica. b. Particolarmente, straordinariamente: un fatto s. grave; era s. eccitato. c. In modo originale, strano, eccentrico: vestire, comportarsi singolarmente. ...
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venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei [...] di V., il terzo dei cieli rotanti intorno alla Terra, dopo quelli della Luna e di Mercurio; in questo cielo, nella DivinaCommedia, appaiono a Dante nel Paradiso gli «spiriti amanti», cioè le anime beate di coloro che erano stati più soggetti all ...
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mangaka
s. f. e m. inv. Autrice, autore di manga. ♦ [titolo] Piccolo glossario [testo] MANGAKA Gli autori di manga, di solito responsabili di testi e disegni. (Corriere della sera, 12 aprile 2003, p. [...] nipponica dell’illustrazione, si annida una fascinazione tutta europea. «Galeotto fu» – è proprio il caso di dirlo – Gustave Doré con la sua DivinaCommedia illustrata. (Corriere della sera.it, 11 marzo 2021, Roma/Cultura).
Voce giapponese. ...
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cat-calling
(cat calling, catcalling) loc. s.le m. inv. Molestia maschile consistente nell'espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale rivolto in modo esplicito, volgare e talvolta [...] fatiscente che il Feroci cerca di presentare alla sua ingenua cliente come una potenziale reggia, citando a sproposito la Divinacommedia e bersagliandola di luoghi comuni – ma la modernità de Dante? Il momento più angosciante del film è quello in ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti...