dogma /'dɔgma/ (non com. domma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. dógma -atos "decreto, decisione"] (pl. -i). - 1. [principio fondamentale e indiscutibile o affermato come tale: i d. della scienza] ≈ assioma. [...] ↓ verità. 2. (teol.) [evento che si reputa come verità soprannaturale rivelata e proposta dalla Chiesa come oggettiva e immutabile: d. della Trinità] ≈ articolo (o verità) di fede. 3. (estens.) [affermazione ...
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dogmatismo (non com. dommatismo) s. m. [dal lat. tardo dogmatismus, der. di dogma -ătis "dogma"]. - [tendenza a ritenere inconfutabili idee, principii e sim.] ≈ assolutismo, intolleranza. ↔ tolleranza. ...
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vangelo /van'dʒɛlo/ (lett. evangelo o evangelio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattam. del gr. crist. eyangélion "buona novella"]. - 1. (con iniziale maiusc.) (relig.) [i primi quattro libri [...] dei principi fondamentali di una dottrina: il v. della filosofia idealistica] ≈ base, fondamenti, presupposti. b. (estens., fam.) [affermazione che non si discute: quello che dice lui per me è v.] ≈ dogma, legge, (fam.) oro colato, verità sacrosanta. ...
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verbo /'vɛrbo/ s. m. [dal lat. verbum "parola", e nei grammatici "verbo"]. - 1. [espressione verbale, solo in alcuni modi tipici e in alcune frasi negative: non aggiungere v.; andarsene senza proferire [...] di Dio (o del Signore). b. (estens.) [affermazione indiscutibile e dogmatica: quello che dici non è mica il v.!] ≈ dogma, legge, (fam.) oro colato, vangelo. c. (estens.) [quanto insegnato o rivelato da qualcuno, spec. iron.: osservare il v. del ...
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verità s. f. [lat. vērĭtas -atis]. - 1. [carattere di ciò che è vero, rispondente a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; provare la v. d'una testimonianza] ≈ attendibilità, autenticità, [...] ), vero. ↔ falso, menzogna. b. [affermazione veritiera: una v. evidente, sacrosanta; v. rivelata di fede] ≈ [in senso religioso] dogma. ↔ bugia, errore, (lett.) mendacio, menzogna. 3. (solo al sing.) (estens.) [ciò che è vero in senso assoluto: amore ...
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mistero /mi'stɛro/ (ant. o poet. misterio) s. m. [dal lat. mysterium, gr. mystḗrion, der. di mýstēs (forse der. di mýō "star chiuso"); nel sign. 4, per influenza del fr. mystère]. - 1. (relig.) [spec. [...] [inafferrabile verità soprannaturale comunicata all'uomo mediante rivelazione divina perché sia considerata oggetto di fede: m. della Trinità] ≈ dogma. 3. (fig.) [ciò che non si può intendere, penetrare o spiegare chiaramente: i m. della natura; le ...
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antidogmatico /antidog'matiko/ agg. [comp. di anti-¹ e dogma, secondo l'agg. dogmatico] (pl. m. -ci). - (filos.) [che si oppone al dogmatismo o in genere all'accettazione acritica di verità indimostrabili: [...] pensiero a.] ≈ aperto, critico. ↔ angusto, chiuso, dogmatico, dottrinario, ristretto, settario ...
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credo /'krɛdo/ s. m. [dalla parola iniziale, lat. credo "io credo", della professione di fede cattolica] (pl. invar. o, meno com., -i). - 1. (con iniziale maiusc.) (teol.) [professione di fede cattolica, [...] che il credente recita elencando le verità teologiche a cui dichiara di aderire: recitare il C.] ≈ ‖ dogma, fede, religione. 2. (fig.) [insieme delle idee e delle opinioni religiose, morali, politiche, ecc., di una persona: c. filosofico] ≈ ...
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assioma /a's:jɔma/ s. m. [dal lat. tardo axioma -ătis, gr. aksíōma -atos, der. di áksios "degno"] (pl. -i). - 1. (filos., matem.) [principio certo per immediata evidenza e indimostrabile] ≈ postulato. [...] 2. (estens.) [principio che si ammette senza discussione] ≈ certezza, dogma, verità. ...
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religione /reli'dʒone/ s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare "legare", con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. - 1. (relig.) a. [complesso di credenze [...] ; deificazione; deismo; demonio o diavolo; devozione; diaspora; digiuno; dio; divinazione; divinità; divinizzazione; dogma; dualismo; dulia; ecatombe; ecumenismo; efod; empietà; enoteismo; entusiasmo; epifania; eresia; escatologia; esegesi; esodo ...
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Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), il d. si trova in modo esplicito o implicito...
Collettivo di cineasti fondato a Copenaghen nel 1995, su iniziativa dei registi L. von Trier e T. Vinterberg allo scopo di opporre a un cinema individualista e d’intrattenimento la ‘democratizzazione’ del mezzo cinematografico. Esempi di fedeltà...