meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] nel vedere, udire, conoscere cosa che sia o appaia nuova, straordinaria, strana o comunque inaspettata: lieta, dolce, grata o spiacevole, dolorosa m.; con molta, non poca, viva, somma, immensa, attonita m.; con m. di tutti gli astanti; con mia gran m ...
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tuono2
tuòno2 (pop. tòno; ant. tròno e truòno) s. m. [der. di tuonare, tonare]. – 1. Fenomeno acustico tipico dei temporali, provocato dalla rapida e violenta espansione dell’aria riscaldata dalle scariche [...] forte e cupo, fragore, rimbombo: il t. del cannone, delle artiglierie; ’n su la proda mi trovai De la valle d’abisso dolorosa Che truono accoglie d’infiniti guai (Dante; ma nell’edizione da noi seguita si legge ’ntrono); Parve un tuono la voce, e ’l ...
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guaio
guàio s. m. [dal germ. *wai]. – 1. ant. o letter. Acuto lamento: trarre, mettere, emettere guai; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); gli parve udire un [...] in queste accezioni è più com. il plur.: ho anch’io i miei g.; sono g. serî, credimi; i miei guai Nel comune dolor s’incominciaro (Petrarca); Ove fortuna il mena aspra di guai (Foscolo); soprattutto frequenti le locuz. essere nei g., in un mare di g ...
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bugia1
bugìa1 s. f. [dal provenz. bauzia, di origine germ.; cfr. il ted. böse «cattivo»]. – 1. a. Falsa affermazione, fatta intenzionalmente per trarre altri in errore, o per nascondere una propria colpa, [...] , un sacco di bugie; dire più bugie che parole; b. pietosa, detta a fin di bene, per nascondere all’interessato una verità dolorosa; non dico bugie, quando s’affermano cose poco credibili. b. Locuzioni: la b. gli si legge nel viso, negli occhi, è ...
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nebbia
nébbia s. f. [lat. nĕbŭla]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua aventi diametro di qualche millesimo di millimetro, e quindi leggerissime, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare [...] , stringere nebbia, far cosa vana. b. Di cosa che offusca le facoltà spirituali, che toglie fiducia e sicurezza: lagrimando sfogo Di dolorosa n. il cor condenso (Petrarca); con l’aura delle tue parole Sgombravi d’ogni n. in un momento Lor cor (Bembo ...
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algoallucinosi
algoallucinòṡi s. f. [comp. di algo- e tema di allucinare, col suff. -osi]. – In neuropsichiatria, disturbo psicosensoriale, che si può avere negli amputati e che consiste nella percezione [...] dolorosa dell’arto amputato. ...
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otalgia
otalgìa s. f. [comp. di oto- e -algia]. – Nel linguaggio medico, con accezione generica, qualsiasi sensazione dolorosa riferibile all’orecchio e alle regioni a esso circostanti; più propriam., [...] causato da processi morbosi a carico dell’orecchio; o. secondaria, dolore dell’orecchio non dipendente da fenomeni patologici a carico dell’orecchio stesso, ma riferibile a fenomeni nevralgici, spesso di origine riflessa (carie dei denti, lesioni ...
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irritare1
irritare1 v. tr. [dal lat. irrītare, di etimo sconosciuto] (io ìrrito, ecc., alla lat. irrìto, ecc.). – 1. a. Provocare ira, stizza, risentimento; far perdere la calma, la pazienza: la sua [...] , esacerbare: i. l’orgoglio, l’amor proprio; i. lo sdegno, l’odio, una passione; i. la fame, la sete; i. il dolore. In partic., i. i nervi, provocare una reazione nervosa, e in genere, nel linguaggio fam., fare stizzire, far perdere la calma: mi ...
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esofagismo
eṡofagismo s. m. [der. di esofago]. – In medicina, spasmo dell’esofago, che si manifesta con deglutizione dolorosa e senso di arresto del cibo deglutito; è determinato da lesioni della mucosa [...] esofagea, stati tossici, nevrotici o emozionali ...
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Questa sindrome è conosciuta anche col nome di morbo di Dercum, dall'autore che nel 1882 la descrisse individuandola. È malattia più frequente nelle donne durante la seconda metà della vita, cominciando spesso con la menopausa. Si contraddistingue...
Espressione latina («madre addolorata») che indica la Madonna ai piedi della croce con riferimento alla scena della passione di Gesù (Giovanni 19, 25).