v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] . recipere; sopra e sovra, lat. supra). La v italiana doppia nasce il più delle volte, così in parole popolari come in ̅ il vettore stesso; in logica matematica, V indica il valore di verità vero (contrapp. a F che sta per falso). Nel sistema di ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] anche le locuz. se e solo se, se e soltanto se, che corrispondono al connettivo doppia implicazione (v. tavola, n. 4 b: tavola di verità). In informatica, compare talvolta nella descrizione di algoritmi per indicare in quali condizioni si devono ...
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doppia verita
doppia verità
Formula storiografica mediante la quale ci si riferisce a una pretesa dottrina di derivazione averroista (➔ averroismo) secondo la quale rispetto a una questione filosofica si darebbero due distinte verità (l’una...
VERITÀ
Bruno Nardi
È l'intrinseca coerenza e forza logica del giudizio, che, secondo Aristotele, "afferma essere quello che è, e non essere quello che non è". Ma sebbene il vero e il falso siano formalmente per Aristotele nell'atto della...