occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; [...] extramentale. Alla radice dell’occamismo sta peraltro la dottrina dell’onnipotenza divina come principio assoluto da cui deriva scientifica e di utilizzare le strutture della filosofia aristotelica; netta è altresì l’autonomia dell’organizzazione ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita [...] ricevette poi, in base al carattere intrinseco dell’opera aristotelica, una interpretazione diversa, come se volesse esprimere un Come termine più generale, denominazione di qualsiasi dottrina che, ponendosi come scienza della realtà assoluta, ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. [...] seconda metà del sec. 13° a tutto il sec. 16°, si rifà alla dottrinaaristotelica secondo l’interpretazione di Averroè, sostenendo l’eternità e necessità del mondo, la dottrina della doppia verità, cioè di una verità di ragione e di una verità di ...
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dianoetico
dianoètico agg. [dal gr. διανοητικός, der. di διανόησις «pensiero»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., relativo alla dianoia: pensiero d., nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale [...] che viene messa in atto dal pensiero discorsivo; virtù d., secondo la dottrina morale di Aristotele, quelle (la scienza, l’arte, ecc.) proprie dell’intelletto, in opposizione alle virtù etiche o morali, tendenti a sottomettere alla ragione gli ...
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peripatetico
peripatètico agg. e s. m. [dal lat. peripatetĭcus, gr. περιπατητικός, der. di Περίπατος, propr. «la Passeggiata»: v. peripato1] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., appartenente o relativo [...] , i cui membri s’intrattenevano a discutere nel Peripato: la filosofia, la dottrina peripatetica. Con valore di sost., filosofo seguace di Aristotele: i p. del 1° sec. a. C. 2. agg. Fuori dell’uso filos., che ha luogo, di cosa che avviene o ...
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mobile1
mòbile1 agg. [dal lat. mobĭlis, der. di movēre «muovere»]. – 1. a. Che può essere mosso, spostato, rimosso; si contrappone, oltreché a immobile, a fisso, stabile, e si dice di tutto ciò che si [...] all’immobile ha particolare rilievo nella filosofia aristotelica, in cui il movimento, o divenire, con il moto, la capacità d’influire sul mondo sublunare; secondo la dottrina enunciata da Dante nel Convivio, il primo mobile ha come suo ‘luogo’ ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] tale aspetto formale e obiettivo si accentuò nella critica aristotelica, che ridusse l’idea a pura forma della è gran parte dell’i. cristiana. Anche il contenuto teorico di una dottrina, a cui s’ispira l’azione di un movimento politico o culturale: l ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] (Boccaccio). 2. In filosofia, termine usato nella dottrina atomistica della conoscenza per indicare i simulacri, cioè le , di cui queste rappresentano la copia; nella filosofia aristotelica, il termine è usato sia con riferimento alla sostanza ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] concezione platonica, l’essere vero, l’essenza delle cose, realtà che trascende i fenomeni sensibili; nella dottrinaaristotelica e scolastica, principio dal quale sgorgano tutte le proprietà di ogni singolo essere; nella filosofia kantiana, attività ...
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isagoge
iṡagòge s. f. [dal lat. tardo isagoge, gr. εἰσαγωγή, der. di εἰσάγω «introdurre»], letter. – Scritto o discorso introduttivo a un’opera, a una dottrina, a un insegnamento, e sim. Il termine è [...] soprattutto noto come titolo di un’opera del pensatore Porfirio di Tiro (3° sec. d. C.), di introduzione alla logica aristotelica. ...
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Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13º sec. - m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell'università, occamista, autore di Summulae de dialectica (o Summa logicae), di commenti...
Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi filosofici; accusato di eresia, dovette...