dualitadualità s. f. [dal lat. tardo dualĭtas -atis, der. di dualis: v. duale]. – 1. Qualità o condizione di ciò che è composto di due elementi o principî: la d. dell’uomo (in quanto formato di anima [...] e altri enunciati quando a certi enti si sostituiscano determinati altri; si dice allora che i due postulati (o enunciati) sono uno duale dell’altro, o che per essi vale il principio di d. (e lo stesso si dice anche degli enti che si scambiano ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] , assioma relativo all’equivalenza di due poliedri e più in generale di due solidi; in geometria proiettiva, p. di dualità (v. dualità), che a rigore è un teorema della metateoria, cioè un teorema che riguarda gli assiomi e i teoremi della geometria ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione [...] si associa un numero a ogni quaterna di punti allineati, valendo inoltre, a differenza della geometria euclidea, il principio di dualità (v. dualità, n. 2). In partic., retta p., quella che ha un solo punto improprio in più rispetto alla geometria ...
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dualedüale agg. e s. m. [dal lat. dualis, der. di duo «due»]. – 1. agg. e s. m. Propr., di due, che è condiviso da due; in partic., in linguistica, numero d. (o, come s. m., il d.), una delle categorie [...] di due persone o cose. 2. agg. In matematica e fisica, che presenta il carattere di dualità, che viene derivato operando per dualità: ente, teorema, operazione duale. 3. s. m. Nel gioco degli scacchi, possibilità (detta anche doppio matto) che ha il ...
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dianoia
dïànoia s. f. [traslitt. del gr. διάνοια]. – Nella filosofia aristotelica, la conoscenza razionale, o «sapere discorsivo», ossia l’attività mentale che scinde nella dualità giudicante del soggetto [...] e del predicato l’unità dell’oggetto offerto dall’intuizione intellettuale del pensiero noetico (v. noesi) ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, [...] principî distinti o opposti. In filosofia, in opposizione al monismo, ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principî (per es., il dualismo platonico dei mondi sensibile e intelligibile, il dualismo cartesiano delle sostanze ...
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relazionismo
s. m. [der. di relazione]. – In generale, ogni concezione filosofica che ponga una relazione necessaria o accidentale tra fenomeni, contenuti di pensiero, ecc. In partic., il termine è usato [...] , per indicare il nesso relazionale tra due o più realtà oggettive (mentre relativismo indica piuttosto l’ineliminabile rapporto condizionante la conoscenza del reale, costituito dalla dualità di soggetto conoscente e oggetto conosciuto). ...
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Matematica
Proprietà di postulati e di proposizioni che si mutano in altri postulati e altre proposizioni ove a certi enti se ne sostituiscano determinati altri.
Principio di dualità
Nella geometria proiettiva del piano i postulati fondamentali...
. 1. Nello studio della geometria e della trigonometria Sferica F. Viète (1593) e più sistematicamente W. Snellius (1627) ebbero a rilevare una dualità o simmetria delle proposizioni. Se, per riferirci al caso più elementare, si considerano...