uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] , talora spreg. o scherz., il mito della mascolinità si ricorre allo sp. macho, che ha dato luogo anche al der. machismo: un macho tutto muscoli e poco cervello; l’autoironia è un ottimo antidoto contro il machismo. Sinon., solitamente iron., di ...
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liquefare [dal lat. liquefacĕre, comp. del tema di liquēre "esser liquido" e facĕre "fare"] (io liquefàccio o liquefò, tu liquefài, egli liquefà, noi liquefacciamo, voi liquefate, essi liquefanno [meno [...] il resto, coniug. come fare). - ■ v. tr. 1. a. [rendere liquido, far passare un corpo dallo stato solido allo stato liquido: l. la cera, il ghiaccio] ≈ fondere, (ant.) liquare, sciogliere, squagliare. ↔ condensare, rapprendere, solidificare. b. (fis ...
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sbaraglio /zba'raʎo/ s. m. [der. di sbaragliare]. - 1. [lo sbaragliare o l'essere sbaragliati in un'azione militare e sim.] ≈ annientamento, débâcle, disfatta, distruzione, rotta, (non com.) sbaragliamento. [...] 2. (ant.) [variante con tre dadi dello sbaraglino] ≈ [→ SBARAGLINO]. □ buttarsi (o gettarsi) allo sbaraglio [affrontare rischi e seri pericoli senza le opportune precauzioni] ≈ ↓ arrischiarsi, avventurarsi, azzardare, esporsi, rischiare. □ mandare (o ...
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scalo s. m. [dal lat. scala "scala", che nel gr. biz. skála passò a indicare una scala di pietra che nei moli dei porti marittimi serviva allo sbarco]. - 1. (trasp.) a. [insieme delle operazioni di traffico [...] 2. (trasp.) [località intermedia o terminale di un viaggio toccata da un mezzo di trasporto allo scopo di compiere operazioni di carico e di scarico, di rifornimento, manutenzione, ecc.: s. tecnico] ≈ fermata, sosta, tappa. ● Espressioni: fare scalo ...
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paonazzo /pao'nats:o/ (meno com. pavonazzo, ant. pagonazzo) [der. di paone, pavone, perché è uno dei colori della sua coda]. - ■ agg. [di colore rosso porpora tendente allo scuro, spec. detto di parti [...] , congestionato, livido. ● Espressioni: farsi paonazzo (dalla rabbia) [perdere la pazienza] ≈ alterarsi, (pop.) incazzarsi, infuriarsi, perdere il lume della ragione. ↔ calmarsi, placarsi. ■ s. m. [colore rosso porpora tendente allo scuro] ≈ ‖ viola. ...
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zenit /'dzɛnit/ s. m. [dall'arabo samt "direzione"]. - 1. (astron.) [punto della volta celeste perpendicolare a quello in cui si trova l'osservatore: il Sole èallo z.] ↔ azimut, [sulla verticale dell'osservatore [...] verso il basso] nadir. 2. (estens.) [il punto più alto di qualcosa, anche fig.: la sua fama èallo z.] ≈ apice, cima, colmo, culmine, massimo, (lett.) meriggio, sommo, top, vetta. ...
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ricreativo agg. [der. di ricreare]. - [che ha lo scopo di dare svago alla mente eallo spirito: spettacolo r.] ≈ ‖ ameno, divertente, ludico. ↔ ‖ noioso, pesante, (lett.) tedioso. ...
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fondere /'fondere/ [lat. fundĕre "versare"] (io fóndo, ecc.; pass. rem. fusi, fondésti, ecc.; part. pass. fuso, ant. fonduto). - ■ v. tr. 1. (fis.) [far passare una sostanza dallo stato solido allo stato [...] . ■ v. intr. (aus. avere) [passare allo stato liquido: la neve fonde al sole] ≈ e ↔ [→ FONDERSI v. intr. pron.]. ■ fondersi v. intr. pron. [passare allo stato liquido: la cera si è fusa] ≈ disciogliersi, disfarsi, fondere, liquefarsi, sciogliersi ...
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addiaccio /a'd:jatʃ:o/ s. m. [der. del lat. adiacēre "giacere accanto"]. - 1. (non com.) [spazio cinto di rete nel quale il gregge è tenuto di notte allo scoperto] ≈ chiuso, stabbio, stazzo. ⇑ recinto. [...] 2. (milit.) [stazionamento di truppe, di quadrupedi, di mezzi e materiali vari all'aperto eallo scoperto] ≈ accampamento, bivacco. ▲ Locuz. prep.: all'addiaccio [in luogo aperto: dormire all'a.; passare la notte all'a.] ≈ all'aperto, all'aria aperta ...
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Amminoacido, acido α-ammino-δ-guanidinvalerianico,
La forma naturale appartiene alla serie stereochimica L, destrogira. L’a. è presente nelle proteine e allo stato libero in molti tessuti animali e dell’uomo; per l’uomo non è un amminoacido...
Il concetto di confine
La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la molteplice e varia 'natura', ma non tracce...