amen /'amen/ (pop. ammen) [dall'ebr. āmēn "così è, in verità"]. - ■ interiez. 1. (eccles.) [parola del lat. eccles., che chiude molte preghiere cristiane, o è pronunciata dai fedeli come risposta e assenso] [...] ≈ così sia. 2. (scherz.) [come esclam. conclusiva e rassegnata] ≈ non se ne parli più, pace. ■ s. m., non com. [breve istante] ≈ attimo, istante, momento. ▲ Locuz. prep.: in un amen ≈ in un batter d'occhio ...
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giubileo /dʒubi'lɛo/ s. m. [dal lat. tardo, eccles. (annus) iubilaeus, der. dell'ebr. yōbēl, propr. "capro" (perché la festività ebraica era annunziata con il suono di un corno di capro), raccostato al [...] lat. iubilare "giubilare"]. - 1. (eccles.) [nella Chiesa cattolica, completa remissione da parte del Papa della pena temporale (dovuta per i peccati) ai fedeli che si rechino a Roma e compiano particolari ...
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arra s. f. [dal lat. arra, accorc. pop. di arrábo, gr. arrabṓn, voce di origine ebr.], lett. - [somma versata in anticipo per l'acquisto di qualcosa] ≈ acconto, anticipo, caparra. ...
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cristo (o Cristo) [lat. Christus, gr. Khristós, da khristós "unto", traduz. dall'ebr. māshīah "unto (del Signore)"]. - ■ s. m. (con iniziale maiusc.) [appellativo del figlio di Dio] ≈ Gesù (Cristo). ● [...] Espressioni (anche con iniziale maiusc.): Corpo di Cristo ≈ [→ CORPO (2. a)]; fig., pop., non c'è cristo che tenga (o non ci sono cristi che tengano) ≈ non c'è niente (o nulla) da fare, non c'è rimedio; ...
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olibano /o'libano/ s. m. [dal lat. mediev. olìbanus, adattam. del gr. líbanos, voce d'origine semitica; cfr. ebr. lĕbōnāh], ant. - [gommoresina che bruciata produce un gradevole odore] ≈ incenso. ...
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diavolo /'djavolo/ [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. diábolos, propr. "calunniatore", adoperato nel gr. crist. per tradurre l'ebr. śāṭān "contraddittore, oppositore"]. - ■ s. m. 1. (teol.) [spirito [...] del male, nemico di Dio e degli uomini, variamente rappresentato in figura umana con corna, coda e talvolta ali: avere paura del d.] ≈ angelo (o principe) delle tenebre, Belzebù, (lett.) demone, demonio, ...
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belzebù /beldze'bu/ s. m. [dall'ebr. Ba‚alzĕbūb "signore delle mosche", poi mutato in Ba‚alzĕbūl "signore della casa (degli inferi)"]. - [spirito del male] ≈ demonio, diavolo, lucifero, maligno, satana. ...
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beniamino s. m. [dal nome del figlio prediletto di Giacobbe (in ebr. Binyāmin "figlio della destra", cioè "fortunato")] (f. -a). - [chi gode di particolare predilezione: il b. della famiglia, del pubblico] [...] ≈ (fam.) cocco, favorito, prediletto, preferito, protetto, pupillo ...
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MAIMONIDE (ebr. Mōsheh b. Maymōn, abbreviato RaMBaM; arabo Abū ‛Ιμρἇν Μὗσἂ β. Maymūn b. ‛Abd Allāh)
Umberto Cassuto
Filosofo e giurista ebreo, nato il 30 marzo 1135 in Cordova, donde dovette fuggire col padre, probabilmente nel 1149, per le...