riccanza (Riccanza) (iron.) Ricchezza esibita con ostentazione. ◆ [tit.] Balmain: l'eldorado della 'riccanza' firmato Rousteing [sommario] Coccodrilli interi, ricami dorati, pelli di mucca, fantasie leopardo, [...] reinventato comparsa della riccanza newyorchese da quando ha conosciuto la moglie, matrona di moda e lingerie liberata dall’ortodossia ebraica e perciò pronta per una serie tv. (Camilla Baresani, Domani.it, 7 agosto 2021, idee) • Reddito di riccanza ...
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inghippo
(meno com. inghìbbio) s. m. [voce gergale roman., di provenienza ebraica, che significò in origine «debito»]. – Imbroglio, trucco, inganno: fare un i.; senza inghippi. Nell’Italia merid., tresca [...] amorosa ...
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gazaga
gażagà (o gażżagà) s. f. [adattamento pop. dell’ebr. ḥăzāqāh «diritto di proprietà»]. – Nella tradizione ebraica, diritto di g., diritto di completo e perpetuo godimento d’uno stabile situato [...] in un ghetto, riconosciuto agli Ebrei nell’epoca in cui vivevano coattivamente appartati nei ghetti e rimasto in uso fino al sec. 19° ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] (cioè i dieci comandamenti o decalogo); in senso più ampio, la legge, il complesso delle norme rivelate da Dio al popolo ebraico tramite i sacerdoti e i profeti e codificate nella Bibbia, che definivano i rapporti tra Yahweh e Israele: detta anche l ...
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equivicinanza
s. f. Posizione di neutralità che si preoccupa di recepire e comporre con equanimità istanze contrapposte. ◆ il nostro ineffabile ministro degli Esteri […] ha ritenuto di dovere fare sfoggio [...] che pochi mesi prima era stato scagliato come un insulto dall’opposizione e da una parte della comunità ebraica italiana contro la politica estera del governo, sembrava comunque seppellito. Fino al 21 marzo scorso, quando il sottosegretario ...
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tannaita
s. m. [dall’ebr. tannā’ī «studioso, insegnante», usato per lo più al plur. tannā’īm] (pl. -i). – Nome dato ai dottori ebrei che dal principio del 1° sec. d. C. all’inizio del 3° sec., col titolo [...] di rabbi, svolsero e trasmisero oralmente la dottrina tradizionale ebraica (mishanāh), quale era venuta costituendosi dopo l’esilio babilonese. ...
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osservante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di osservare]. – Che osserva, cioè rispetta, una regola, una disposizione e sim.: essere o. dei regolamenti, delle prescrizioni, delle leggi, dei precetti, degli [...] (soprattutto quelle relative al culto) della Chiesa cattolica o di una qualsiasi religione o fede: cattolico o.; è di religione ebraica ma non è un osservante. Minori o., o assol. osservanti, i frati di una delle tre famiglie dell’ordine dei ...
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santuario
santüàrio s. m. [dal lat. tardo sanctuarium, der. di sanctus «santo», sul modello di sacrarium «sacrario»; il sign. 3 b è dovuto a influenza dell’ingl. sanctuary]. – 1. Nelle varie tradizioni [...] o la presenza in esso della divinità, o perché connesso a eventi e fenomeni considerati soprannaturali; nell’antica religione ebraica, la parte più interna e più sacra del tempio, cioè il sancta sanctorum; nella tradizione cristiana, luogo di ...
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desionizzato
p. pass. e agg. Progressivamente liberato dai condizionamenti del sionismo. ◆ Sapeva Daniel [Amit], che il problema ebraico c’era e non era tanto facilmente liquidabile. Tanto è vero - lo [...] solidale con Israele per ragioni personali che non sono solo personali». Capivano. Ritenevano solo che la questione ebraica andasse «deterritorializzata», Israele «desionizzato». L’ipotesi era la creazione di una comune patria socialista, fondata sul ...
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diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome [...] semita. Tanto per dire, se sono in America, trascuro gli Smith e mi butto sugli Spielberg o sui Kaufmann, sicuro di trovare o un vecchio diasporato o un suo discendente che, fuggendo dalla Germania, hanno ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale alla credenza in un Dio nazionale, Yahweh,...
(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente parlata. In ebraico venne scritta parte...