schiavistico
schiavìstico agg. (pl. m. -ci). – Dello schiavismo; di, da schiavista: concezioni, tendenze s.; mentalità s.; economia s.; modo di produzione s., basato sul lavoro degli schiavi e non sul [...] lavoro salariato, caratteristico – nella teoria marxiana dello sviluppo storico – dello stadio antecedente a quelli feudale e capitalistico e individuato soprattutto nel modo di produzione vigente nella Grecia antica e a Roma fino ai primi secoli ...
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nettizzazione
s. f. L’operazione di riportare qualcosa al netto. ◆ È dell’1% la riduzione dei contributi previdenziali, scattata dal 1° gennaio di quest’anno, che i datori di lavoro potranno applicare [...] Per beneficiare della riduzione contributiva, i datori di lavoro interessati dovranno compilare la denuncia mensile di modello DM , Gazzetta del Mezzogiorno, 9 febbraio 2006, p. 23, Economia e Finanza).
Derivato dal v. tr. nettizzare con l’aggiunta ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] telematica. Con usi e sign. scient. e tecn. più precisi: s. economico, la situazione di un paese, di una regione o di un’area geografica in nazionale; ufficio sviluppo, ufficio che compie il lavoro di espansione e di penetrazione inteso ad aumentare ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso [...] vigore, efficienza, capacità di affermazione e forza di espansione (l’economia, il turismo, l’interesse per il cinema, è in r ), in più volte, in diverse volte: se non riesci a fare il lavoro tutto in una volta, puoi farlo a più r.; oppure più volte, ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] determinati fini: il p. bellico di uno stato; il p. economico di un’impresa, di un’industria; con sign. più partic. in economia, p. di lavoro, la popolazione avente età e capacità lavorativa, ossia tutti coloro che siano compresi tra un limite minimo ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] povero tetto educò un lauro Con l. amore): in economia, con accezioni specifiche, periodo lungo, periodo lunghissimo (in via, con fretta, con poca cura, nello scrivere o in un lavoro. V. anche dilungo. c. Andare in lungo, procedere lentamente, ...
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capacita
capacità s. f. [dal lat. capacĭtas -atis, der. di capax: v. capace]. – 1. Possibilità che un recipiente, una cavità, un ambiente ha di contenere fino a un determinato limite: la c. di una botte, [...] , come condizione essenziale per la sua imputabilità. Nel linguaggio economico, e in partic. nell’economia neoclassica, c. organizzativa, uno dei quattro fattori di produzione (assieme al lavoro, alla terra e al capitale), definito come l’apporto ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] uomo e destinati alla produzione diretta di nuovi beni economici (beni capitale, in contrapp. a beni di consumo , la classe detentrice dei mezzi di produzione: lotta tra c. e lavoro, la lotta fra la classe padronale e la classe operaia. Il capitale ...
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flexsecurity
(flex security), s. f. inv. Strategia politica che si propone di favorire, nello stesso tempo, la flessibilità del mercato del lavoro e la sicurezza sociale, soprattutto a vantaggio delle [...] antiche rigidità. Al tempo stesso devo impedire che i lavoratori flessibili diventino precari a vita. Quindi, devo introdurre della sera del 6 dicembre 2003, p. 23, Economia (Maurizio Ferrera).
V. anche flessicurezza, flexicurity, sécubilité. ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] opera dell’uomo e può da questa essere modificata attraverso il lavoro, l’educazione, l’arte, l’incivilimento, ecc.: allo antropologia, si oppone al concetto di cultura); e in economia si parla di natura come fattore di produzione con riferimento ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo intero. Anche uso razionale del denaro...
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...