rivestire
v. tr. [dal lat. tardo revestire, comp. di re- e vestire «vestire»] (io rivèsto, ecc.). – 1. a. Vestire di nuovo: spogliò il bambino e lo rivestì con abiti asciutti e puliti; nel rifl.: fatto [...] nel corpo: Come la carne glorïosa e santa Fia rivestita ... (Dante), dopo il giudizio universale; la città di Cristo albergo eletto, Dove morì, dove sepolto fue, Dove poi rivestì le membra sue (T. Tasso), con la resurrezione. b. estens. Provvedere di ...
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euroforzista
s. m. e f. Parlamentare europeo eletto nelle liste di Forza Italia. ◆ Al prossimo vertice del Ppe, fra due settimane a Madrid, l’Udr porrà formalmente la questione «se esistano ancora le [...] condizioni che hanno portato in giugno all’ingresso di Forza Italia nel gruppo popolare all’Europarlamento». Ad annunciarlo ieri è stato il portavoce dei cossighiani a Strasburgo, Vincenzo Viola. Una risposta ...
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cappello
cappèllo s. m. [lat. *cappellus, der. di cappa: v. cappa1]. – 1. a. Copricapo maschile o femminile di vario materiale e varia forma, con tesa più o meno larga (in origine si chiamò così il lembo [...] propriam. c. cardinalizio, ma anche semplicem. cappello, soprattutto come simbolo della dignità: prendere, ricevere il c., essere eletto cardinale; lasciò la dignità, e rifiutò il c. (Passavanti). In araldica, c. prelatizio, il cappello ecclesiastico ...
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eleggibilita
eleggibilità (letter. eligibilità) s. f. [der. di eleggibile]. – Insieme di condizioni per le quali un candidato a una carica può essere validamente eletto; soprattutto con riferimento alle [...] elezioni politiche e amministrative ...
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maggioranza
s. f. [der. di maggiore]. – 1. ant. e letter. Con sign. generale e astratto, superiorità numerica, quantitativa, morale, ecc.: acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme [...] che in un’assemblea, in un collegio e sim. porta al prevalere di una decisione su altre: essere in m.; avere la m.; fu eletto a grande m.; la legge, o la mozione, è stata approvata con debole, forte, larga m., a m. schiacciante, con pochi voti di ...
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decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è [...] era determinata dall’anzianità di nomina a «cardinale vescovo». Da allora, invece, per decisione di Paolo VI, è una carica elettiva. (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 1° maggio 2005, p. 15, Cronache).
Derivato dal s. m. decano con l’aggiunta del ...
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sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso [...] , il cui argomento è la lode della sapienza come attributo di Dio, principio che guida la creazione e la storia del popolo eletto ed è insieme dono di Dio all’uomo. 2. Per estens., ma poco com., capacità, abilità teorica e pratica, maestria acquisite ...
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elettorato
s. m. [der. di elettore]. – 1. a. Dignità e ufficio di elettore del Sacro Romano Impero. b. Territorio soggetto a tale elettore: i confini dell’elettorato. 2. Diritto di essere elettore nelle [...] con cui si indica invece il possesso dei requisiti necessarî per presentarsi candidato alle elezioni ed essere validamente eletto (sinon. quindi di eleggibilità). 3. In senso concr. e collettivo, l’insieme degli elettori: il responso dell’elettorato ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] ecc. 3. Con riferimento esclusivo a persone: a. Che si trova da poco tempo in una determinata condizione, che è stato da poco eletto in una carica o assegnato a un impiego, a una funzione: i n. cardinali, i n. funzionarî del ministero; le n. reclute ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi [...] ’altro candidato o pontefice; in partic., furono detti di o. pisana coloro che riconobbero come pontefice Alessandro V, eletto nel concilio di Pisa del 1409. Attualmente, le espressioni d’obbedienza, di stretta obbedienza (meno com. delle analoghe ...
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Romano (m. giugno 974); eletto alla morte di Giovanni XIII e consacrato con il favore dell'imperatore Ottone I il 19 genn. 973. Morto Ottone I (7 maggio 973) ed essendo impegnato Ottone II nella lotta contro il duca di Baviera, fu imprigionato...