gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille [...] lui è nei guai; vorrei prendermi il g. di una rivincita; a che cosa servono gli amici se non a ridarci il g. della verità? (EnnioFlaiano); se gli andasse a monte l’affare ci avrei proprio un g. matto; che g. ci provi a stuzzicarlo?; che g. c’è a ...
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stupidita
stupidità s. f. [dal lat. stupidĭtas -atis, der. di stupĭdus «stupido»]. – 1. letter. Stato di torpore, insensibilità o sbalordimento, causato da condizioni fisiche o morali: [il succo del [...] o mancanza d’intelligenza: ha dato prova di grande s.; la s. degli altri mi affascina, ma preferisco la mia (EnnioFlaiano); la s. di un discorso; ma meno com. con sign. concreto, cioè detto, azione, comportamento non intelligente: dire, fare una ...
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rovinare
(ant. o letter. ruinare, ant. raro ruvinare) v. intr. e tr. [der. di rovina]. – 1. intr. (aus. essere) a. Cadere giù crollando, franando, disfacendosi con violenza, riferito a edifici, a strutture [...] mura di un castellaccio medievale, rovinate dall’incuria, scavate dal vento, coperte di edera e di capperi (EnnioFlaiano); un ponte mezzo rovinato; è tornato dalla guerra completamente rovinato nella salute; una famiglia economicamente rovinata; un ...
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meschino
agg. [dall’arabo miskīn «povero, indigente»]. – 1. letter. Infelice, sventurato, che si trova in misero stato; esprime in genere commiserazione: povero e m. fu d’Atene cacciato (Boccaccio); [...] , pensieri m.; il mio primo moto fu m., frugai nello zaino per vedere se avesse tolto qualcosa, e c’era tutto (EnnioFlaiano); gente d’idee m.; quanto sei meschino! Per estens., di ciò che rivela l’angustia intellettuale o la grettezza dello spirito ...
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fico2
fico2 (ant. o settentr. figo) s. m. [lat. fīcus] (pl. -chi e -ghi). – 1. In botanica, genere di piante delle moracee (lat. scient. Ficus), con alcune centinaia di specie, alberi o arbusti epifiti [...] o, con enfasi, un f. secco, nulla: francamente, tutta la roba che ho da parte, in quaderni e cassetti, non vale un f. (EnnioFlaiano); fare le nozze coi f. (o coi f. secchi), fare in forma meschina cosa che dovrebbe essere solenne, ricca. 3. fig. a ...
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traffico
tràffico s. m. [der. di trafficare; i sign. 2 b e 3, sull’esempio dell’ingl. traffic] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Attività commerciale, commercio: fu un gran mercatante ... lealissimo e diritto [...] t.; le grandi arterie del t. nazionale o internazionale; il t. ha reso impossibile l’adulterio nelle ore di punta (EnnioFlaiano); per ausiliario del traffico, v. ausiliario, n. 2 c. c. Movimento complessivo di oggetti spediti per posta (t. postale ...
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soccorso
soccórso s. m. [der. di soccorrere, part. pass. soccorso]. – 1. a. Aiuto, assistenza prestata a chi ha bisogno o a chi è in pericolo: dare, prestare, chiedere s.; andare, venire in s. di qualcuno; [...] gli italiani sono sempre pronti a correre in s. del vincitore (EnnioFlaiano); chiamare qualcuno in s., e assol. chiamare s. o a s.; Società di mutuo s., associazione tra lavoratori a fine assistenziale; s. invernale, assistenza prestata nel passato ...
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montezemolesco
agg. (iron.) Di Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fiat e dal 2004 al 2008 presidente della Confindustria. ◆ E. F. EnnioFlaiano? Sì, ma segnalerei anche che [...] si tratta di una casella montezemolesca (Enzo Ferrari ed Edwige Fenech). Questa casella è forse l’unico posto al mondo in cui Enrico Fermi possa trovarsi alla pari con Emilio Fede. (Stefano Bartezzaghi, ...
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suscitare
v. tr. [dal lat. suscitare, comp. di sus-, variante di sub-, e citare, frequent. di ciere «eccitare»] (io sùscito, ecc.). – 1. a. letter. Far sorgere, sollevare, innalzare, in senso materiale: [...] un coro di proteste; s. uno scandalo; Inutile muovere la macchina dei burocrati, s. inchieste ... e, forse, un processo (EnnioFlaiano); spesso con riferimento a moti improvvisi dell’animo: s. passioni; s. l’ira, l’indignazione; anche: s. la rivolta ...
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rimorso2
rimòrso2 s. m. [der. di rimordere]. – Il rimordere della coscienza, la consapevolezza tormentosa di aver fatto del male: lo tormentava il r. delle sue colpe; non hai r. di esserti comportato [...] da tardivi r.; spinto dal r., confessò tutto; quel ricordo non gli suscitava alcun r.; nelle mie storie d’amore una volta il r. mi seguiva, ora mi precede (EnnioFlaiano). Talora, iperb., pentimento, dispiacere: ho r. di averti fatto aspettare. ...
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Scrittore e giornalista italiano (Pescara 1910 - Roma 1972). È stato critico cinematografico di varî periodici e, dal 1949 al 1953, redattore capo del settimanale Il Mondo; critico teatrale de L'Europeo e collaboratore del Corriere della Sera....
Scrittore irlandese (n. Wexford 1945). Già caporedattore dell’Irish Press, nel 1970 ha esordito nella narrativa con Long Lankin; pur senza abbandonare il giornalismo, da allora ha scritto numerosi romanzi, tutti molto apprezzati dai lettori....