enrico
s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il [...] moneta; passò poi a indicare il denaro pavese nuovo, o pavese corrente, coniato nella zecca di Pavia nei primi decennî del sec. 12°. In Spagna, fu così chiamata (spagn. enrique) la moneta d’oro coniata nel sec. 15° da EnricoIV re di Castiglia. ...
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s. m. e agg. Chi o che si richiama alla linea di Enrico Boselli, uomo politico socialista. ◆ Non ha fatto ancora in tempo a farsi pagare i primi straordinari [la] nuova responsabile delle relazioni esterne, [...] Franco Franchi, per proporre la propria iscrizione tra i boselliani. (Repubblica, 7 febbraio 2007, Bologna, p. IV).
Derivato dal nome proprio (Enrico) Boselli con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 17 dicembre 1997, p. 1 ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] q. liceo scientifico). Aggiunto a nomi di regnanti o pontefici, per indicare la successione (sempre in numeri romani): EnricoIV, Clemente IV; così pure, posposto, nel citare assol. il posto d’ordine di determinati oggetti o elementi: Eneide, libro ...
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notte
1. MAPPA La NOTTE è l’intervallo di tempo tra il tramonto del sole e la successiva alba; la sua durata varia in base alla latitudine del luogo o, in uno stesso luogo, alla stagione (le notti si [...] sono bigi
Citazione
Ho paura talvolta anche del mio sangue che pulsa nelle arterie come, nel silenzio della notte, un tonfo cupo di passi in stanze lontane.
Luigi Pirandello,
EnricoIV
Vedi anche Buio, Dormire, Giorno, Luce, Luna, Ora, Scuro, Sera ...
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bearnese
bearnése agg. e s. m. e f. [dal fr. béarnais]. – Del Béarn, appartenente al Béarn, regione della Francia sud-occid., nel dipartimento dei Bassi Pirenei; come sost., abitante del Béarn. Come [...] s. m., il dialetto e la regione del Béarn; per antonomasia, il Bearnese, Enrico di Borbone, dal 1589 re di Francia col nome di EnricoIV. Salsa b., salsa preparata con tuorli d’uovo sbattuti e burro, scalogno o porri, aceto, uno spicchio d’aglio, ...
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scomunicare
v. tr. [dal lat. tardo (eccles.) excommunicare «escludere dalla comunione (dei fedeli)», comp. di ex- e communicare «rendere partecipe»] (io scomùnico, tu scomùnichi, ecc.). – 1. Colpire [...] con la scomunica: Gregorio VII scomunicò l’imperatore EnricoIV; un teologo rischia di essere scomunicato per certe sue affermazioni troppo azzardate sul sacerdozio. 2. estens. Mettere al bando, espellere, sconfessare e, più genericam., riprovare ...
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navarrino
agg. e s. m. (f. -a). – Della Navarra (v. la voce prec.); come sost.: abitante, originario, nativo della Navarra. Razza n., razza di cavalli, da sella e da tiro leggero, ottenuta a Tarbes (Pirenei) [...] sec. 17°, in Manzoni: «... Vuol dunque far credere ch’ella tenga dai navarrini?». Così si chiamavano allora, per ischerno, i Francesi, dai principi di Navarra, che avevan cominciato, con EnricoIV, a regnar sopra di loro (Pr. Sp., cap. V, par. 99). ...
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madama
s. f. [dal fr. madame]. – 1. Titolo di onore o di rispetto rivolto a una signora (anticam. era usato come equivalente di madonna); fu in partic. appellativo di rispetto a signore di alto lignaggio [...] , e m. reale era titolo conferito ad alcune regine (alla corte piemontese, fu attribuito per la prima volta a Cristina figlia di EnricoIV di Francia e di Maria de’ Medici, sposa di Vittorio Amedeo I duca di Savoia). Nell’uso odierno, è per lo più ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] di atti o lavori il cui risultato è inadeguato (cfr. anche l’espressione rafforzata val bene ..., esemplata sulla nota frase attribuita a EnricoIV di Francia «Parigi val bene una messa», per la quale v. messa1, alla fine del n. 1 a); e valere la ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] togliergli la facoltà di celebrarla, sospenderlo «a divinis». Parigi val bene una m., frase che la tradizione attribuisce a EnricoIV di Francia quando (1593) abiurò il calvinismo e abbracciò il cattolicesimo per appianarsi la via al regno (si suole ...
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(Henry IV) Dramma storico di W. Shakespeare. Scritto parte in versi, parte in prosa, è diviso in due parti di cinque atti ciascuna, rappresentate nel 1597-89 e pubblicate nel 1598 e 1600.
Opera teatrale (1922) di L. Pirandello. Tragedia della follia e della fissazione dell’uomo in maschera, racconta la storia di un uomo che sceglie di essere pazzo per sfuggire al pericolo di vivere, che si chiude nella sua follia imperiale per...