verbatim avv. Parola per parola, cioè con assoluta fedeltà al testo che si è citato o riportato. ◆ Non scrive come un cane il labrador di Mitterrand. Prosa curatissima, allusioni eleganti, verve. E un [...] «caninamente latra» che la Divina Commedia attribuisce a Cerbero. (Enrico Benedetto, Stampa, 22 marzo 1996, p. 8, Estero) . Consistono in una serie di domande e di risposte che vanno stampate verbatim, generiche come i brindisi dei diplomatici». ...
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europolitica
s. f. Politica comune degli Stati membri dell’Unione europea. ◆ [tit.] L’agguato al presidente [Jacques] Santer dimostra che l’europolitica è decollata (Foglio, 15 gennaio 1999, p. 1, Prima [...] Prima pagina) • il Ppe […] si è assicurato rapporti privilegiati con i partiti più forti dei due Paesi più importanti nella lista d’attesa è un obiettivo sul quale l’europolitica sta già lavorando. (Enrico Singer, Stampa, 8 marzo 2005, p. 10, Estero ...
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canone concertato
loc. s.le m. Determinazione del canone di affitto di unità immobiliari, stabilita di comune accordo tra le parti, anche sulla base di accordi di categoria. ◆ Da parte sua [Enrico] Micheli [...] » tra le associazioni degli inquilini e quelle dei proprietari. (Enrico Marro, Corriere della sera, 19 febbraio 2003, p. 25 affittuari e inquilini. A Padova è sempre più canone concertato. I contratti di questo tipo erano 2.736 nel 2004, sono saliti ...
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vanzinesco
agg. (iron.) Che ricorda personaggi e contenuti dei film dei fratelli Carlo e Enrico Vanzina. ◆ Il grido di dolore lanciato ieri dal ministro [Oliviero] Diliberto contro i cinefili e i loro [...] “Vacanze di Natale”» non hanno lasciato insensibili i diretti accusati, protagonisti e aficionados di quel Griggi, Repubblica, 28 dicembre 2006, Genova, p. VIII).
Derivato dal nome proprio di (Carlo e Enrico) Vanzina con l’aggiunta del suffisso -esco. ...
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adultocentrico
(adulto-centrico), agg. Che pone al centro dei propri interessi chi è adulto; fatto a uso e consumo degli adulti. ◆ Più in generale, dice [Livia Pomodoro], le critiche sono dovute a «una [...] generazioni più vecchie. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 14 ottobre 2001, p. 1, Prima pagina) • Padre [Enrico] Masseroni, che aveva celebrato poche ore prima i funerali di Francesco Barbonaglia a Costanzana, ha detto nell’omelia: «Non riesco a tacere un ...
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smagatezza
s. f. Atteggiamento di realismo disincantato, privo di illusioni. ◆ Due mesi fa, Parigi vide sbarcare 200.000 cacciatori che denunciavano le direttive europee sull’uccellagione. Si direbbe [...] parrebbe seguire con disinteressata smagatezza l’evoluzione politica nazionale. (Enrico Benedetto, Stampa, 29 marzo 1998, p. 9, Estero . (Alessandro Giuli, Foglio, 1° dicembre 2007, Inserto, p. I).
Derivato dal p. pass. e agg. smagato con l’aggiunta ...
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baudiano
agg. Di Pippo Baudo, proprio del suo stile e della sua maniera di condurre spettacoli televisivi. ◆ In serata, si è poi accesa la polemica con Enrico Papi: «L’era baudiana è finita», ha ironizzato [...] Enrico Papi commentando il calo di ascolti. «I dati sono il segnale evidente che il festival va affidato alle nuove generazioni». ( nome proprio (Pippo) Baudo con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 6 gennaio 1991, p ...
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defaticare
v. intr. e tr. Nel linguaggio sportivo, ridurre l’affaticamento muscolare e la quantità di acido lattico formatosi nei muscoli in seguito a sforzi intensi e prolungati; nella forma riflessiva [...] è anche Filippo Tortu, la promessa azzurra che potrebbe scendere sotto i 20" nei 200: «La sua gestione», spiega suo padre di fatica, tutto si può riassumere in una parola: passione. (Enrico Sisti, Repubblica, 11 luglio 2017, p. 50, Sport).
Derivato ...
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acefalo
acèfalo agg. e s. m. [dal lat. acephălus, gr. ἀκέϕαλος «senza capo», comp. di ἀ- priv. e κεϕαλ ή «capo»]. – 1. agg. a. Senza capo (in senso proprio e fig.): statua a.; larve a., in zoologia, [...] (482) e, non essendo in comunione con alcuno dei 5 patriarcati (pur avendo dei vescovi), vennero considerati «senza capo». b. In Inghilterra, sotto EnricoI, nome di quei cittadini che, non possedendo terre, erano fuori della gerarchia feudale. ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues [...] di san Bartolomeo (dal 23 al 24 agosto 1572), durante la quale, su istigazione di Caterina de’ Medici e del duca EnricoI di Guisa, furono massacrati dai cattolici a Parigi e nella provincia circa 20.000 ugonotti, e si esaurì con la promulgazione dei ...
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Figlio (n. 1204 - m. Palencia 1217) di Alfonso VIII, gli successe nel 1214 sotto la reggenza prima della madre Eleonora d'Inghilterra e poi della sorella maggiore Berenguela. Cessata la reggenza per l'intervento del potente conte Alonso Núñez...
Figlio (1217-1253) di Ugo I e di Alice di Champagne, successe al padre nel 1218 e fu sotto la reggenza della madre e dello zio Philippe d'Ibelin sino al 1228, quando Federico II, sbarcato a Cipro durante la sua crociata, reclamò per sé la tutela...