enunciato s. m. [part. pass. di enunciare]. - 1. [insieme di parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento] ≈ enunciazione, formulazione. ‖ espressione, frase. 2. (filos.) [nella logica, [...] ogni proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa] ≈ asserto, asserzione ...
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Fabio Rossi
tentare. Finestra di approfondimento
Piccoli sforzi - Il concetto di «fare un tentativo, mettersi nelle condizioni di fare qualcosa, di ottenere un risultato» è espresso principalmente dai [...] occupato, più che l’eventualità di non riuscire a telefonare perché si è troppo impegnati, come invece sembrerebbe dall’enunciato: è occupato, cercherò di telefonare più tardi. Se infine si sostituisce t. a cercare, le probabilità di riuscire a ...
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tentare v. tr. [lat. temptare e tentare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). - 1. (lett.) [toccare leggermente: il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: "Parla [...] occupato, più che l’eventualità di non riuscire a telefonare perché si è troppo impegnati, come invece sembrerebbe dall’enunciato: è occupato, cercherò di telefonare più tardi. Se infine si sostituisce t. a cercare, le probabilità di riuscire a ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] », mentre un po’ ha valore più genericam. discorsivo e attenuativo. Infine, un po’ può essere sinon. fam. di quasi, in enunciati del tipo: il suo abbigliamento sempre impeccabile era un po’ uno strumento di difesa.
Quantità elevata - Molto è l’agg. e ...
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Fabio Rossi
scarso. Finestra di approfondimento
Quantità ridotta - Numerosi agg. e avv. esprimono in ital. il concetto di quantità più o meno elevata. Tra gli agg. più com. per quantità elevate si annoverano [...] », mentre un po’ ha valore più genericam. discorsivo e attenuativo. Infine, un po’ può essere sinon. fam. di quasi, in enunciati del tipo: il suo abbigliamento sempre impeccabile era un po’ uno strumento di difesa.
Quantità elevata - Molto è l’agg. e ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] abbiamo guardato – o visto – un bellissimo programma). Come sinon. di leggere è più appropriato v. di guardare. Infatti, un enunciato come sto guardando il suo ultimo libro fa pensare all’azione di osservare la copertina, o le illustrazioni contenute ...
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proposizione /propozi'tsjone/ s. f. [dal lat. propositio -onis "il mettere innanzi"]. - 1. [ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma] ≈ affermazione, asserzione, dichiarazione, enunciazione. 2. (gramm.) [...] grammatica tradizionale, espressione di senso compiuto costituita per lo più di almeno due elementi, soggetto e predicato: p. principale] ≈ enunciato, frase. ‖ costrutto, periodo. 3. (crit., non com.) [parte introduttiva di un poema nella quale si ...
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Fabio Rossi
vedere. Finestra di approfondimento
Percepire con la vista - Parallelamente all’opposizione tra ascoltare e sentire (v. scheda ASCOLTARE), quella tra guardare e v. implica in genere un maggior [...] abbiamo guardato – o visto – un bellissimo programma). Come sinon. di leggere è più appropriato v. di guardare. Infatti, un enunciato come sto guardando il suo ultimo libro fa pensare all’azione di osservare la copertina, o le illustrazioni contenute ...
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sbagliato agg. [part. pass. di sbagliare]. - 1. a. [fatto, eseguito male: un tiro s.] ≈ errato, [di lavoro e sim.] malfatto. ↔ (fam.) azzeccato, giusto, [di lavoro e sim.] ben fatto. b. [non conforme a [...] una regola, a una procedura e sim.: un enunciato, un calcolo s.] ≈ errato, scorretto. ↓ impreciso, inesatto. ↔ corretto, esatto, giusto, preciso. 2. (estens.) a. [che manca di opportunità, di convenienza: hai scelto un momento s.] ≈ inadatto, ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] soluzione). 4) Penso sempre a te (qui la genericità dell’es. non ammette nessun sinon., se non rendendo più esplicito l’enunciato: ti desidero, ti rimpiango, ti sogno e sim.). Anche nel sign. di «ritenere in anticipo» (penso che farà tardi stasera) i ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...