welfarista
agg. Proprio dello stato sociale, assistenzialistico. ◆ L’opposizione, nelle convinzioni di alcuni suoi leader, sembra aver colto la fondatezza dell’equazione ricerca e competitività industriale. [...] Nei fatti la sua azione politica finisce per dare precedenza alle posizioni conservatrici di tipo «welfarista» ed ambientalista. (Riccardo Viale, Stampa, 20 aprile 2004, p. 21, Cultura) • Nella sua breve ...
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integrabilita
integrabilità s. f. [der. di integrabile]. – Condizione di ciò che è integrabile. In matematica, possibilità, per un’espressione differenziale, di essere integrata; in partic., risolubilità [...] di un’equazione o di un sistema di equazioni differenziali. ...
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integrare
v. tr. [dal lat. integrare, der. di intĕger «integro»; i sign. del n. 2, sul modello dell’ingl. (to) integrate e del fr. intégrer] (io ìntegro, meno com. intègro, ecc.). – 1. Completare, rendere [...] più specifici). 3. In matematica, eseguire l’operazione d’integrazione: i. una funzione, calcolare un integrale; i. un’equazione differenziale, risolverla. ◆ Part. pres. integrante, frequente come agg. (v. la voce). ◆ Part. pass. e agg. integrato (v ...
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integrato
agg. [part. pass. di integrare]. – 1. a. In genere, che ha subìto un’integrazione, che è stato completato delle parti mancanti, o accresciuto con elementi aggiunti, oppure che è costituito [...] un tutto: la menzogna era perfettamente i. alle sue abitudini. 3. Con accezioni specifiche: a. In matematica, equazione (differenziale) i., risolta mediante operazione d’integrazione. b. In elettronica, circuito i., circuito i cui elementi, sia ...
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integrazione
integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò [...] , il cui risultato è l’integrale di una funzione o di una forma differenziale; anche, l’operazione di risoluzione di un’equazione differenziale. Oltre l’i. analitica, ottenuta con diversi metodi di calcolo, si possono avere l’i. grafica, che fa ...
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parabolico2
parabòlico2 agg. [der. di parabola2] (pl. m. -ci). – 1. a. Che ha forma, andamento o proprietà simili a quelle della parabola: cilindro p., cilindro quadrico in cui una sezione piana, e quindi [...] b. Più in generale, si dice parabolico un ente del quale una qualche proprietà essenziale è collegata con una equazione di secondo grado avente radici coincidenti; proiettività p., proiettività tra due forme di prima specie sovrapposte, nella quale i ...
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moltiplicativo
(ant. multiplicativo) agg. [dal lat. tardo multiplicativus]. – Che moltiplica o vale a moltiplicare. In matematica, costante m., costante per cui si moltiplica una espressione; per es., [...] la frase «i coefficienti dell’equazione di una retta sono determinati a meno di una comune costante moltiplicativa» significa che se a x + b y + c = 0 rappresenta una certa retta, anche (ka)x + (kb)y + (kc) = 0, con k ≠ 0, rappresenta la medesima ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] tratta di numero reale irrazionale (cioè decimale illimitato non periodico) e anzi trascendente (non è cioè radice di nessuna equazione algebrica a coefficienti interi): 3,1415926535... Nella pratica si usano in genere i valori approssimati 3,14 e 22 ...
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banale
agg. [dal fr. banal «appartenente al signore», poi «comune a tutto il villaggio», e di qui il sign. moderno; der. di ban «bando»]. – 1. Privo di originalità o di particolare interesse, quindi [...] un b. incidente, ha rischiato di rimanere cieco. In partic., in matematica, soluzione b. di una equazione o sistema di equazioni algebriche o differenziali, soluzione di immediata evidenza, oppure priva di significato o di interesse, oppure immediata ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): [...] ente geometrico rispetto a un riferimento cartesiano: coordinate c. di un punto nel piano o nello spazio (v. coordinata, n. 1); equazione c. di una retta, di una curva, di un piano, di una superficie, ecc. ◆ Avv. carteṡianaménte, secondo il metodo di ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, qualunque sia la determinazione...
. In astronomia questa parola ha assunto, nell'uso tradizionale, varî significati, nettamente diversi da quello che ad essa si dà nell'analisi matematica (v. equazioni).
Equazione della luce. - In generale è il tempo, che impiega la luce a percorrere...