cirripedi
cirrìpedi s. m. pl. [lat. scient. Cirripedia, comp. del lat. cirrus (v. cirro, nel sign. 4) e pes pedis «piede»]. – Sottoclasse di crostacei marini entomostraci, talvolta parassiti, esterni [...] a forma di cirri che, col loro movimento, adempiono alla funzione alimentare e al ricambio respiratorio. Quasi tutti ermafroditi, si riproducono per mezzo di uova, da cui traggono origine dapprima larve (nauplius) destinate alla vita libera pelagica ...
Leggi Tutto
canellacee
canellàcee s. f. pl. [lat. scient. Canellaceae, dal nome del genere Canella, che è dal lat. mediev. canella «cannella»]. – Famiglia di piante dicotiledoni, ordine parietali, con fiori ermafroditi [...] e frutto a bacca, comprendente pochi generi; sono piccoli alberi con idioblasti oleiferi nella corteccia e nelle foglie, che crescono nell’Africa e nell’America tropicali. Dalla specie Canella alba si ...
Leggi Tutto
pittosporacee
pittosporàcee s. f. pl. [lat. scient. Pittosporaceae, dal nome del genere Pittosporum «pittosporo»]. – Famiglia di piante dell’ordine rosali, che comprende pochi generi con circa 200 specie [...] -calde del vecchio mondo e in Australia; hanno foglie semplici intere, lobate, alterne o in verticilli, fiori per lo più ermafroditi, solitarî o in infiorescenza; i frutti sono capsule o bacche. La maggior parte delle specie (circa 150) sono incluse ...
Leggi Tutto
androdioicismo
s. m. [comp. di andro- e dioicismo]. – In botanica, presenza, su individui distinti, di due specie di fiori, monoclini (cioè ermafroditi) e staminiferi. ...
Leggi Tutto
archianellidi
archianèllidi s. m. pl. [lat. scient. Archianellidae, comp. di archi- e anellidi]. – Ordine di policheti primitivi, privi di setole e parapodî, con pochi segmenti del tronco tutti simili [...] ma preceduti da un prostomio ben distinto, caratterizzati dall’avere il sistema nervoso compreso nell’epidermide; sono per lo più a sessi distinti, talora ermafroditi. ...
Leggi Tutto
celosia
celòṡia s. f. [lat. scient. Celosia, arbitrario adattam. dell’ital. gelosia]. – Genere di piante amarantacee, con una trentina di specie delle regioni calde dell’Asia, Africa e America: sono [...] erbe con foglie alterne e piccoli fiori ermafroditi, in infiorescenze compatte. È spesso coltivata nei giardini la cresta di gallo (Celosia cristata) dell’India, che ha spighe fiorali largamente fasciate a guisa di cresta di gallo, porporine, gialle ...
Leggi Tutto
celti
cèlti (o cèltide) s. f. [lat. scient. Celtis, dal lat. class. celtis, specie di loto]. – Genere di piante della famiglia ulmacee, con una settantina di specie dell’emisfero boreale; comprende alberi [...] con foglie alterne, semplici, fiori ermafroditi o maschili, frutto a drupa carnosa di cui sono ghiotti gli uccelli, usati per alberare viali, parchi, giardini. In Italia sono largamente rappresentati il bagolaro o spaccasassi (Celtis australis), con ...
Leggi Tutto
andromonoicismo
s. m. [comp. di andro- e monoicismo]. – In botanica, presenza di due specie di fiori, monoclini (cioè ermafroditi) e staminiferi, su uno stesso individuo. ...
Leggi Tutto
stiracacee
stiracàcee s. f. pl. [lat. scient. Styracaceae, dal nome del genere Styrax, che è dal gr. στύραξ «storace»]. – Famiglia di piante ebenali con oltre un centinaio di specie delle zone temperate [...] foglie alterne semplici e senza stipole; i fiori, riuniti in infiorescenze di vario tipo o solitarî, sono per lo più ermafroditi e attinomorfi con sepali di solito piccoli e concresciuti, e corolla a petali più o meno liberi; il frutto è tipicamente ...
Leggi Tutto
berberidacee
berberidàcee s. f. pl. [lat. scient. Berberidaceae, dal nome del genere Berberis: v. berbèride]. – Famiglia di piante dicotiledoni, affine alle ranuncolacee, ad ampia distribuzione geografica, [...] soprattutto nelle regioni temperate: sono erbe perenni o piante legnose, con foglie alterne, semplici o composte, fiori regolari ermafroditi e petali spesso trasformati in nettarî; il frutto è per lo più una bacca carnosa o secca. ...
Leggi Tutto
Negli organismi ermafroditi, maturazione delle gonadi in periodi diversi; impedisce l’autofecondazione. È frequente sia negli animali, sia nelle piante; è proterandra se maturano prima gli organi maschili e proterogina nel caso opposto.