parassita
s. m. e agg. (raro parassito, ant. parasito, come s. m.) [dal lat. parasita o parasitus, gr. παράσιτος, comp. di παρά «presso» e σῖτος «alimento, sostentamento»] (pl. m. -i). – 1. a. In origine, [...] p., il coefficiente che compare nelle relazioni tra grandezze fisiche quando si usano unità di misura incoerenti tra loro (per es., se si misurano le lunghezze in metri e le aree in ettari, occorrerebbe introdurre nella formula per il calcolo delle ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] 120° in senso verticale e 150° in senso orizzontale); c. ottico o campo oggetti, di un sistema o di un apparecchio ottico (per es. di un obiettivo), è l’angolo solido che comprende i punti di cui il sistema è in grado di fornire un’immagine. In senso ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] . divina o di divinità, in varie religioni politeistiche (per es., la t. Giove, Giunone e Minerva, in Roma antica cui quello intermedio ha proprietà intermedie fra quelle degli altri due (per es., cloro, bromo, iodio; calcio, stronzio, bario). 4. Nome ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, [...] all’attico). Il termine è peraltro usato anche per indicare la superficie piana corrispondente al pavimento di un solaio (per es.: l’ascensore s’è fermato qualche decimetro sotto il piano). 3. Con accezioni simili alla prec.: a. In fitogeografia, p ...
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albèdo (o albèdine) s. f. [dal lat. albedo -dĭnis: v. la voce prec.]. – 1. La parte più interna, bianca e spugnosa, della buccia del frutto degli agrumi, ricca di sostanze pectiche. 2. a. In ottica, rapporto [...] globalmente diffuso in tutte le direzioni da una superficie (per es., dalla Luna e dai pianeti) e quello ricevuto da essa di una superficie nei riguardi di radiazioni ondulatorie o corpuscolari: per es., a. (di una superficie) per i raggi infrarossi, ...
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sparare2 v. tr. e intr. [per sviluppo semantico dal verbo prec.] (come intr., aus. avere). – 1. a. Azionare un’arma da fuoco, facendo esplodere e partire uno o più colpi: s. con la rivoltella, col fucile, [...] b. Può avere come soggetto l’arma stessa, indicandone, per es., l’effettivo funzionamento (premette il grilletto ma la pistola s’era polemiche generiche a proposito di un insieme di persone (per es., un partito politico, i dirigenti di un’impresa, ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di [...] (bear market), un mercato con prezzi al ribasso. Per estens., m. muto, in etnologia, usanza ancora in vita, per es., presso certe tribù dell’Amazzonia, di scambiarsi cibarie e merci varie senza venire a reciproco contatto ma semplicemente lasciandole ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] . espressa in percentuale) di una sostanza contenuta in una soluzione, in un miscuglio, in una lega, in un prodotto, ecc.; così, per es., t. di oro (o in oro) di una lega, t. di sostanze carboniose nei gas di scarico di un camino, ecc. In mineralogia ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati [...] nel corso di sedute psicanalitiche o di ipnositerapia, oltreché nei postumi di disturbi organici prolungati della coscienza, per es. dopo traumi cranici. b. Locuzioni di uso com., riferite alla memoria come facoltà dell’uomo: sviluppare, coltivare la ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto [...] parzialmente distrutti per appagare un bisogno (c. di godimento), per produrre nuovi beni (c. produttivo o riproduttivo, come per es. il consumo di legna o di carbone per ricavarne energia), per il funzionamento di macchine e impianti, o anche senza ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...