acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, [...] stata usata, si hanno inoltre: a. chiare o vive, non ancora adoperate dall’uomo; a. di scolo, quelle già usate, per es., nell’irrigazione agricola; a. nere o luride o di rifiuto o reflue, le acque di scolo delle fognature di abitazioni, di industrie ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce [...] si disponga di una sola immagine e in una sola banda (per es. una foto in bianco e nero di oggetti celesti ripresi al telescopio (v. cromodinamica) e altre proprietà specifiche: per es., la possibilità che due quark, identici per quanto riguarda ...
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‹pänl› s. ingl. (pl. panels ‹pänl∫›), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente (anche per l’etimologia) all’ital. pannello, ma noto e usato con le seguenti accezioni specifiche: 1. Sistema di [...] con un banco di contatto costituito da un pannello verticale piano. 2. Campione rappresentativo di un universo (per es., di consumatori, di punti di vendita), cui si ricorre per la raccolta continuativa di informazioni statistiche, caratterizzato dal ...
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giubilèo (ant. o pop. giubbilèo) s. m. [dal lat. tardo, eccles., (annus) iubilaeus, der. dell’ebr. yōbēl, propr. «capro» (perché la festività ebraica era annunciata con il suono di un corno di capro), [...] papa per intensificare la pietà dei fedeli in determinate circostanze (per es., in momenti difficili per la Chiesa o per le nazioni, in speciali coincidenze di date con determinate festività (per es., a Santiago di Compostela, quando il 25 luglio ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo [...] cavallucci marini o dei cladoceri) oppure lasciato libero nell’ambiente naturale. 2. Nell’uso com.: a. Uovo di animali ovipari (per es., gli uccelli) che viene espulso prima che l’embrione si sviluppi: u. di struzzo, u. di tacchina, u. di gallina, u ...
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transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; essere, trovarsi [...] Medioevo e il Rinascimento; l’inquietudine spirituale che caratterizza le epoche di transizione; zone, aree di t., per es., quelle intermedie tra regioni finitime, in cui perciò si incontrano e sono presenti, con influenze reciproche, forme di vita ...
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reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto [...] ’astensione da un’azione che è imposta dalla legge (per es., l’omissione di atti d’ufficio); r. continuato, consistente un possibile pregiudizio di un bene tutelato dalla legge (per es., l’istigazione a delinquere); r. aberrante, quello commesso ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] individuazione e la caratterizzazione rispetto a un’alterità, sia essa di altra persona, per es. il Padre rispetto al Figlio, sia di un tutto rispetto alle parti, per es. l’unità teandrica del Cristo rispetto alla natura umana o alla natura divina in ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] per traslato, di persona, diventare fiacco, svogliato (cfr. il sinon. invacchire); in usi region., andare in v., guastarsi, detto per es., del tempo che si rannuvola, o anche rovinarsi, andare a finire male: la festa, o la nostra iniziativa, è andata ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata [...] . Gregorio Leti (1630-1701), nell’opera satirica Il nipotismo di Roma (Amsterdam, Elzevier, 1667), lancia il neologismo cognatismo; vedi, per es., parte I, libro III, p. 167: «Morì Innocentio nel mille sei cento 55, dieci anni, quattro mesi e non sò ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...