tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni [...] t. acustico), strumento o parte di uno strumento, o condotto, che serve a trasmettere suoni a distanza: sono tali, per es. il condotto uditivo dell’orecchio esterno; i due tubicini di gomma o di plastica che trasmettono alle orecchie i suoni raccolti ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] tipo, oppure designa un gruppo subspecifico non meglio definito (così per es. in biologia: f. proprie dei mari caldi; f. xerofila i varî manufatti. g. In tipografia, con più accezioni: per es., si chiamano forme, in senso lato, i varî mezzi materiali ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] da doveri morali o sociali non sanzionati dalla legge (per es., i debiti di gioco). d. In economia, agenti, o altro espediente che ne modifichi l’aspetto naturale (per es., per esigenze di ripresa cinematografica o televisiva): vista così al ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] argentite, ecc. e. In chimica, con varie accezioni: insieme di elementi collegati da particolari caratteristiche fisiche e chimiche (per es., nel sistema periodico, il g. degli elementi alcalini, il g. delle terre rare, ecc.); insieme di atomi, detto ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] possono avere forma esplicita, introdotte dalle cong. che e come (es. «può anche accadere che io non possa venire»; «che tu è un mistero»), o implicita, con il verbo al modo infinito (es.: «trattarlo così, è stato proprio ingiusto»; «errare è umano»). ...
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virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» [...] interagire, anche involontariamente, per mezzo di interfacce non convenzionali estremamente sofisticate (v. anche il sign. 3): per es. speciali occhiali che comunicano al calcolatore i movimenti della testa e delle pupille e ritrasmettono al soggetto ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] risultato p; si scrive q = n√¯p; le radici per n pari a 2 e 3 si dicono anche, rispettivam., r. quadrate e r. cubiche (per es., la radice quadrata di 9 è 3, essendo 32 = 9; la radice cubica di 8 è 2, essendo 23 = 8). Nel caso delle radici quadrate si ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] possa considerare sotto due, e solo due, aspetti, uno di essi può dirsi convenzionalmente positivo e l’altro negativo: per es., in una retta orientata, si parlerà di verso positivo e verso n., come pure una superficie orientata ammetterà una faccia ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] se cavo); un altro tipo, più moderno, è la ch. piatta, a corpo piatto, con scanalature e intagli o fori calibrati (per es., le chiavi di tipo Yale e le cosiddette chiavi per «cilindro europeo»). b. Locuzioni: buco della ch., il cannello bucato della ...
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procedimento
procediménto s. m. [der. di procedere]. – 1. ant. o poco com. Il fatto e il modo di procedere, cioè di svolgersi, di progredire: il p. delle indagini, o nelle indagini; spiegare, illustrare [...] applicabile a qualunque problema del tipo considerato (per es., il procedimento dell’addizione tra numeri decimali finiti). metodo che nelle successive operazioni si segue (si dice, per es., illustrare un procedimento, ma non illustrare un processo, e ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...