medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta); v. anche grado1, nel 4. Riferito a valore o al nome di una grandezza (per es., la velocità), assume varî significati, tra loro analoghi: a. ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] dei principî e sentimenti di giustizia che si ritiene (come, per es., nel giusnaturalismo) che l’uomo abbia in sé connaturati; l. o di un’intera disciplina è talvolta detta principio (per es., il principio, o legge, di conservazione dell’energia); è ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] metropolitane e quelle vescovili). 4. Come sinon. di matrice, o con sign. affini: a. Nell’uso pop., ant., utero (per es., nell’espressione mal di madre, l’isterismo, termine che etimologicamente è connesso con l’utero). b. Oggetto che ne contiene un ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] v. catabatico, costituito da aria fredda discendente per azione della gravità (per es., la bora); v. inferiore (o v. al suolo) e v. agevolare il transito continuo da un ambiente all’altro, come per es. tra la cucina e la sala di ristoranti. 5. In ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] da un metallo molto duro e di elevato peso specifico (per es., carburo di tungsteno). Nel linguaggio com., la parola è più o diversi aventi in comune due o più atomi, come, per es., il nucleo della naftalina e dell’antracene; n. omociclico, formato ...
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albero2
àlbero2 s. m. [lat. arbor -ŏris]. – 1. a. Pianta perenne legnosa, con fusto colonnare, cioè più o meno cilindrico (chiamato tronco o, se porta solo foglie come nelle palme, stipite), che verso [...] arboree particolari, qualificate da una determinazione che ricorda, per es., la sostanza fornita dalla pianta (a. del latte, a rappresenta tutti gli svolgimenti possibili di un gioco (per es., una partita a scacchi), mentre una partita particolare è ...
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geminato
agg. [part. pass. di geminare]. – 1. Raddoppiato, doppio: Là dove sta con g. testa L’uccel di Giove (L. Alamanni), l’aquila; quanto inonda Il sette volte g. Nilo (Caro). 2. In fonologia, consonante [...] cui si distingue per la maggior durata e la maggiore intensità: es. nn di penna rispetto a n di pena. Più propriamente il nome dovrebbe essere riservato alle consonanti pronunciate come distinte (es. nn ted. di annehmen), e applicato alle consonanti ...
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accessorio
accessòrio agg. e s. m. [dal lat. mediev. accessorius, der. di accessum, supino di accedĕre «accedere»]. – 1. agg. Che s’accompagna a ciò che è o si considera principale, quindi secondario, [...] anatomia, di organo o formazione che si considerano complementari di altri; per es., nervo a. del vago (o nervo a. di Willis o nervo che si acquistano e si trasmettono insieme a questi (per es., i diritti di garanzia, che non hanno vita autonoma ...
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-ttero
[dal gr. πτερόν «ala»]. – Secondo elemento, atono, di parole composte della lingua dotta e della terminologia scientifica, derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali significa genericamente [...] ) o architettonica (in questo sign. si alterna spesso con la variante -ptero: per es., periptero), oppure «pinna». In termini latini scientifici gli corrisponde -pterus, talora -pteron. Col plur. -tteri sono indicati nella sistematica zoologica ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a [...] livello gerarchico istituito in una classificazione tassonomica (per es., specie, genere, famiglia, ordine, classe, sign. di «coerente internamente o logicamente», a empirico (per es.: esporre una serie di considerazioni in forma s.), oppure, nel ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...