forestierismo
s. m. [der. di forestiero]. – In genere, ma poco com., moda o usanza venuta da un paese straniero. Più com., parola, locuzione, o anche costrutto sintattico, introdotti più o meno stabilmente [...] in una lingua da una lingua straniera, sia nella forma originaria (nel qual caso si chiamano anche esotismi: per es., il fr. garage, l’ingl. week-end, il ted. Leitmotiv), sia con adattamento alla struttura fonetica e morfologica della lingua d’arrivo ...
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roccia
ròccia s. f. [dal fr. roche, che ha lo stesso etimo dell’ital. ròcca] (pl. -ce). – 1. In geologia: a. Aggregato formato da una (r. omogenea) o più specie (r. eterogenea) di minerali che, in masse [...] dall’accumulo diretto dei materiali detritici provenienti dalla disgregazione di masse rocciose preesistenti (r. sedimentarie clastiche, come, per es., le sabbie e le arenarie; r. piroclastiche, come le pozzolane e i tufi, se provenienti dalla ...
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implosione
imploṡióne s. f. [comp. di in-1 e (es)plosione]. – 1. In fisica, fenomeno che si produce allorché le pareti di un corpo cavo (per es., certi tipi di tubi elettronici a vuoto) soggette a una [...] , generalmente frantumandosi. 2. In fonetica: a. Rumore caratteristico di consonante occlusiva articolata in fine di sillaba: per es., t nell’ingl. sport. b. Rumore caratteristico di consonante occlusiva che al momento dell’apertura dell’occlusione ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] gruppo o classe di unità statistiche dell’universo, o massa (v. massa, nel sign. 7 c), che presentano caratteri comuni. Per es., della popolazione di un paese si possono fare diversi strati a seconda del carattere che si considera: se si considera il ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] classici, c. di fantasia; c. latini o romani, gotici, ecc.), ma più comunem. indicati con denominazioni specifiche, derivate per es. dal cognome di chi li ha disegnati e introdotti nell’uso (così il Garamond, dall’incisore e fonditore francese Claude ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] , è detta lunga i. la sillaba di quantità lunga che può sostituire una breve in determinate sedi di alcuni versi (come, per es., nel trimetro giambico, che ammette la sostituzione di uno spondeo al giambo nella 1a, 3a, 5a sede); era così detta perché ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] sono sviluppabili sul piano, basta portare come esempio la sfera). 3. Locuzioni: a. Per esempio (abbrev. p. e., p. es., per es.), formula con cui si introduce un esempio a conforto di una regola, o per chiarire o restringere un’affermazione generica ...
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tolile
s. m. [der. di toluene, col suff. -ile]. – In chimica organica, radicale monovalente, derivato dal toluene, di formula CH3C6H4−, in tre forme isomere. ◆ In composizione, assume la forma tolìl-: [...] per es., tolilidrazina, usata come reattivo; qualche volta toli-: per es., tolicaina, usata come anestetico locale; o anche tol-: per es., tolbutamide, antidiabetico per via orale. ...
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alfa1
alfa1 s. f. o m. [dal gr. ἄλϕα (lat. alpha), di origine semitica: v. alef], invar. – Nome della prima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo α, maiuscolo A), corrispondente [...] gruppi o classi di una serie omonima, come nella maggior parte dei casi qui di seguito specificati, e in altri ancora: per es., recettori α e recettori β; lipoproteine α e lipoproteine β; globuline α, β, γ (e più spesso con la lettera greca anteposta ...
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nazionale
agg. [der. di nazione]. – 1. a. Che è proprio di una nazione, considerata come unità etnica: lingua, letteratura n.; i caratteri n. di un popolo; stato n., lo stato fondato sul principio di [...] , o di un sindacato). Altre volte può avere invece senso limitativo, contrapponendosi a internazionale, universale, mondiale; così, per es., artista, scrittore di fama n. può significare sia che la fama oltrepassa i limiti della città o della regione ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...