moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] in circolazione attraverso l’operare del sistema bancario; m. unica, adottata in più paesi a seguito di accordi internazionali (per es. l’euro nell’Unione Europea); m.-misura, che può servire come termine di confronto nella misura del valore di altre ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] come i raggi della circonferenza, muova da un centro e vada divergendo verso una linea periferica (anticam. si chiamavano raggi, per es., le lancette dell’orologio). In partic.: a. Elemento delle ruote, delle pulegge, dei volani e sim. che collega il ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] maggiore o minor misura dall’abilità dei singoli contendenti e dalla fortuna; per es., i varî g. di carte (briscola, scopa, tressette, bridge, poker, nei quali occorre adottare strategie e tattiche «vincenti»: per es., i g. di guerra o war games; i ...
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interfaccia
interfàccia s. f. [dall’ingl. interface, comp. di inter- e face «faccia»] (pl. -ce). – In generale, nel linguaggio scient. e tecn., ente che agisce da elemento comune, in parte di separazione [...] di adattamento tra due sistemi che funzionino con modalità diverse (per es., tra un calcolatore digitale e uno analogico, detta anche i. è frequente il ricorso ad un apposito mezzo di puntamento, per es. un mouse. 3. In usi fig., persona o organismo ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] stesso entro i limiti imposti dalle norme urbanistiche (per es. possono considerarsi v. tecnici i vani emergenti dalla l’intensità energetica dei suoni emessi dal riproduttore acustico (per es., un altoparlante) cui l’amplificatore stesso fa capo. Nel ...
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ibrido
ìbrido agg. e s. m. [dal lat. hybrĭda «bastardo», di etimo incerto]. – 1. In biologia: a. Per lo più come s. m., individuo animale o vegetale proveniente da un incrocio di genitori appartenenti [...] unica capsula di materiale plastico. b. In chimica, detto degli orbitali originatisi per il fenomeno dell’ibridizzazione: così, per es., nell’atomo di carbonio, avente come orbitali puri un orbitale s, a simmetria sferica, e 3 orbitali p disposti tra ...
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alternativo
agg. [der. di alternare]. – 1. Che procede in modo alternato: moto a., che va vicendevolmente in un senso e nel senso opposto; corrente a., lo stesso che alternata (v. corrente3); macchina [...] viene trasformato in moto rotatorio dell’albero (o viceversa), per es. mediante un meccanismo di biella-manovella. 2. In diritto, diminuisce quando il prezzo dell’altro bene aumenta; per es., se su un medesimo terreno sono possibili le coltivazioni ...
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inclusione
incluṡióne s. f. [dal lat. inclusio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto (spesso contrapp. a esclusione): i. di un nome [...] ) inglobata nell’interno di minerali; a tali inclusioni si devono gli speciali effetti di luce di molte pietre (per es., asteria, occhio di gatto). f. In petrografia, sinon. di intercluso. g. In metallurgia, leghe di inclusione, soluzioni solide in ...
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pan-
[dal gr. παν-, che è propr. il neutro dell’agg. πᾶς «tutto»]. – Primo elemento di molte parole composte, anche della terminologia lat. scient., derivate dal greco o formate modernamente, che significa [...] assume nei varî composti, si segnalano: 1. Premesso a nomi di popoli o di nazioni, o ai loro derivati (per es., panamericano e panamericanismo; panslavismo, panarabismo, ecc.), definisce in genere la tendenza o l’aspirazione a creare più vaste unità ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] (o il dittongo) è seguita da consonante appartenente alla medesima sillaba. f. In musica, di qualunque schema formale (per es. l’aria, la canzone e, in genere, tutte le altre forme strofiche) che derivi da un pensiero musicale (specialmente melodico ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...