-iccio
-ìccio. – Suffisso derivativo, ma in funzione per lo più alterativa, di aggettivi tratti da participî o da altri aggettivi, che esprimono in genere diminuzione (malaticcio, bruciaticcio, freddiccio), [...] suffisso latino -īcius, che soltanto in pochissimi aggettivi aveva però valore simile all’italiano (per es., cinericius «cenericcio, cinereo» e collecticius «raccogliticcio»), e più spesso aveva valore oggettivo (adventicius, tribunicius, natalicius ...
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cursus
s. m., lat. [v. córso2] (pl. cursus). – Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; in partic., la clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando [...] senso dell’accento, era di tre tipi fondamentali: il c. planus (per es., vìncla perfrègit), il c. tardus (per es., vìncla perfrègerat), e il c. velox (per es., vìnculum fregeràmus). Ebbe influsso anche sulla prosa volgare del Duecento e del Trecento ...
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mischia
mìschia s. f. [der. di mischiare, mischiarsi]. – 1. a. Ammassamento fitto e disordinato di persone che si azzuffano o di uomini armati in battaglia: entrare, gettarsi, buttarsi, cacciarsi nella [...] Nell’industria tessile, mescolanza intima di fibre di diversa natura (per es. lana e fibre poliesteri), di diversa origine (per es. cotone di diversi lotti), di diverso colore (per es. lana bianca e lana nera); si realizza in apposite camere (camere ...
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iconografia
iconografìa s. f. [dal gr. εἰκονογραϕία «rappresentazione figurata» comp. di εἰκών -όνος «immagine» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. Disciplina sussidiaria dell’archeologia e della storia dell’arte, [...] o anche in genere la serie dei ritratti in pittura o scultura appartenenti a un’epoca storica, a un periodo dell’arte, ecc. (per. es., l’i. ellenistica, l’i. bizantina). Anche, la descrizione di tutti i ritratti di un determinato soggetto. 3. non com ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] già da un anno quando si sono fidanzati. È invece dialettale l’uso del ci nel senso di «a lui, a lei, a loro» (per es.: ci dissi, ci diedi, ci apro subito). ◆ Nella sua doppia funzione di pronome e di avverbio, ci è sempre atono, proclitico al verbo ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del [...] di una parte di esso; nel calcio, con uso assol. (per es.: punizione dal l., fallo sul l., ecc.), designa la linea che alla quale cessano oppure hanno inizio determinati diritti o rapporti (per es., andare in pensione per raggiunti l. d’età); porre ...
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freno
fréno s. m. [lat. frenum, dal tema di frendĕre «digrignare i denti»]. – 1. a. Il morso che si mette in bocca al cavallo e a cui s’attaccano le redini per reggerlo e guidarlo; in questa accezione [...] del velivolo a comando del pilota). I f. elettromagnetici sfruttano l’azione frenante di correnti indotte in un corpo metallico (per es. un disco) che si muove entro uno o più campi magnetici. Si chiamano, infine, f. a contromarcia quelli che, nelle ...
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iterativo
agg. [dal lat. tardo iterativus, der. di iterare «ripetere»: v. iterare]. – In generale, che contiene o esprime ripetizione, che si attua mediante operazioni ripetute, e sim. In partic.: 1. [...] (o anche frequentativi), o di aspetto o valore iterativo i verbi indicanti un’azione che si ripete, come per es. l’ital. sorseggiare e centellinare. Morfologicamente, questo aspetto è spesso ottenuto mediante il ricorso a speciali prefissi o suffissi ...
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solforico
solfòrico agg. [dal fr. sulfurique, der. del lat. sulphur «zolfo»] (pl. m. -ci). – In chimica, di composto contenente zolfo esavalente: acido s., anidride s., ecc. 1. L’acido s., di formula [...] diminuendone così l’impatto ambientale. Di vastissimo impiego in tutti i campi industriali, l’acido solforico viene, per es., usato a bassa concentrazione (65-75%) nella preparazione di fertilizzanti, di molti prodotti chimici (dall’acido cloridrico ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una [...] il dittongo mobile sussiste solo se finale di sillaba tonica in voci popolari, mutandosi in e, o in ogni altro caso: quindi, per es., muovo (con uo), ma movevo (con o, atono), mossi (con o, interno di sillaba), moto (voce dotta, con o). In molti casi ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...