collettivo1
collettivo1 agg. [dal lat. collectivus, propr. «che raccoglie insieme», der. di collectus, part. pass. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. Che è comune a più persone o cose: benessere, danno [...] che scaturiscono per lo più da un conflitto d’interessi (per es., il bisogno dell’ordinamento giuridico). In partic.: a. Nel una manifestazione di volontà unitaria verso l’esterno (per es., deliberazione di più condomini per la concessione di una ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] ha il vantaggio d’un molto più facile apprendimento: si scrive -cie -gie quando il c o il g è preceduto da vocale (es. socie, regie, secondo l’etimologia; camicie, ciliegie, contro), -ce -ge quando il c o il g è doppio o preceduto da altra consonante ...
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d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono [...] 82d, cioè 82 giorni), nonché del prefisso deci- (premesso al simbolo di un’unità di misura, ne indica la decima parte: per es., 1 dg = un decigrammo); in chimica, premessa con trattino (d-) al nome di un composto, indica che esso è otticamente attivo ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] soprattutto in usi specifici e tecnici: a. In arboricoltura, c. di un bosco, il cambiamento di governo di un bosco (per es., da ceduo a fustaia), o anche il cambiamento della specie legnosa. b. In chimica, reazione di trasformazione di un composto in ...
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barra
s. f. [etimo incerto]. – 1. Sbarra; asta di legno o di metallo che serve da leva. In partic.: a. Quella con cui si governa il timone di un’imbarcazione; angolo di barra, l’angolo formato dalla [...] il principio del verso seguente (e può essere anche orizzontale; per es.: il capitano / che ’l gran sepolcro liberò di Cristo; più numeri costituenti altrettanti termini di un’espressione composta (per es.: c.c.p. 5/7128, conto corrente postale 7128 ...
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terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] S. Andrea, in capriolo. 5. Con valore frazionario, la terza parte, solo in qualche denominazione di storia del diritto; per es., nel diritto franco, era l’assegno del marito in favore della sposa per il caso di vedovanza, originariamente costituito ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] giornale è sul tavolo; rimango in casa»), il luogo che costituisce il termine d’un movimento (compl. di moto a l., per es.: «tornare a casa; andare in villeggiatura; il treno per Milano»), il luogo dal quale ha inizio un movimento (compl. di moto da ...
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raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] della consonante iniziale seguìta da una vocale (per lo più e, i, e in sanscr. a) per le radici che cominciano con consonante (per es., nei perfetti, come nel lat. ce-cin-i «cantai» dalla radice can-, nel gr. δέ-δορκ-α «ho visto» da δερκ-, nel sanscr ...
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grasso
agg. e s. m. [lat. crassus, grassus]. – 1. agg. a. Di persona o animale che, per effetto di una troppo ricca alimentazione, o talora per qualche disfunzione organica, ha il tessuto adiposo abbondante; [...] saturi e insaturi dipende la maggiore o minore consistenza del grasso, che può essere solida (grassi propr. detti, per es. il sego), semisolida (burro, strutto) o liquida (olî) a temperatura ordinaria. Il grado di insaturazione ha importanza sia per ...
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ob-
‹òb›. – È la preposizione lat. ob («nella direzione di, verso, contro, di fronte a, in vista di»), molto frequente come prefisso di verbi e dei loro derivati, nel qual caso la b davanti a certe consonanti [...] (come in obliterare), con assimilazione (come in osservare, ottenere), o con alternanza nell’uso delle due forme (per es., obsecrazione e ossecrazione, obsidione e ossidione); è da rilevare inoltre, anche se di diversa origine, l’alternanza tra ob ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...