vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla [...] e anche letter., la parola, spesso usata al plur., assume un sign. più esteso: a. Il fumo più o meno denso, che, per es., fuoriesce da una pentola posta su un fornello o da una locomotiva (in tal caso il termine è usato impropriam., essendo il fumo ...
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cella1
cèlla1 s. f. [lat. cĕlla «cameretta, dispensa, cantina»]. – 1. Stanza piccola e nuda, spec. quelle dei monasteri e romitaggi, o delle carceri e stabilimenti di pena; c. di rigore, nelle carceri, [...] esterno della cella. 8. In informatica, componente elementare della memoria di un calcolatore elettronico, sia in senso fisico (per es., un nucleo di ferrite in una memoria a nuclei magnetici) sia in senso operativo; nel secondo senso la cella, detta ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] sulla costa; a. a picco, colare a fondo; a. in potere, riferito a un carico, rimanere affidato al sistema funicolare (per es. un paranco) che lo solleva; a. in secco, arenarsi, incagliarsi. 4. estens. a. Procedere: gli affari vanno bene; spero che le ...
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gamma1
gamma1 s. m. [dal gr. γάμμα (lat. gamma), voce di origine semitica], invar. – Nome della 3a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo γ, maiuscolo Γ), che, nel greco [...] eterociclico, la terza posizione dopo l’eteroatomo, cioè la posizione successiva a quella di solito indicata con β (per es., acido γ-piridincarbossilico; oggi questa notazione è generalmente sostituita dal numero 4). Per l’espressione γ-globulina, v ...
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prateria
praterìa s. f. [der. di prato]. – 1. Vasta estensione di terreno, per lo più pianeggiante, occupata da prati: ampia, immensa, sconfinata p.; le p. dell’America Settentrionale; talora anche sinon. [...] savane, steppe, pascoli); la sua flora è caratterizzata dalla prevalenza di graminacee, associate con altre erbe (per es., composite e leguminose) ed è correlata con le condizioni pedoclimatiche. Fauna della p., l’insieme degli animali viventi nella ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare [...] (equivalente a circa tre metri), adottata come unità di misura per determinare il distacco, al traguardo, fra i cavalli concorrenti; così, per es., si dice che il primo classificato ha vinto (o ha battuto il secondo) per una l., per mezza l., per due ...
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normalizzare
normaliżżare v. tr. [der. di normale]. – 1. Rendere normale, condurre o ricondurre alla situazione normale: n. i rapporti, le relazioni tra due stati; n. i traffici, n. la situazione economica. [...] , a regole precise, soprattutto con riferimento a produzioni industriali (v. normalizzazione). 3. In matematica, rendere «normali» certi enti; per es., dati due o più numeri reali, dividerli per la radice della somma dei loro quadrati, in modo che i ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. [...] numero o segno). b. Nome generico delle forme da cui si ricavano, su carta o altro materiale, diverse impressioni uguali (per es., i flani di stereotipia, le incisioni in rame o in zinco, le pagine stesse della composizione tipografica). c. Foglio di ...
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risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto [...] della controparte, di particolari condizioni di adempimento del contratto (per es., termini perentorî di esecuzione). b. In matematica, r. appaiono come punti distinti (r. angolare, usata, per es., per i telescopî; per l’occhio tale risoluzione misura ...
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equivoco
equìvoco agg. e s. m. [dal lat. aequivŏcus, agg., comp. di aequus «uguale» e tema di vocare «chiamare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di voce, locuzione, discorso, ecc., che si prestano a essere [...] ’animale e della costellazione omonima). c. Nella metrica, rima e., quella formata da parole dello stesso suono ma di diverso significato, per es., La faccia de la donna che qui regge («domina») in rima con E se tu mai nel dolce mondo regge («ritorni ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...