velare1
velare1 agg. e s. f. [der. di velo1]. – Del velo palatino. In fonetica, di articolazione in cui il dorso della lingua tocca o fronteggia a distanza variabile il velo palatino: consonanti, vocali [...] le consonanti k, ġ, ṅ (cioè n davanti a un’altra velare, per es. granchio 〈ġràṅkio〉, chiunque 〈ki-ùṅkue〉) e anche le vocali (dette pure labiovelari) ò, ó, u (es. fossa 〈fòssa〉, rossa 〈róssa〉, bussa 〈bùssa〉). Altre lingue e dialetti conoscono altri ...
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oscillazione
oscillazióne s. f. [dal lat. tardo oscillatio -onis]. – 1. L’atto di oscillare, movimento periodico di un corpo che si muove fra due posizioni estreme (anche al plur., le o., intendendosi [...] hanno rispettivam. quando la traiettoria del punto è un segmento (per es., nel caso di un punto vincolato a muoversi su una retta e elastica di richiamo), e quando è un arco di curva (per es., nel caso del pendolo); se il corpo, supposto rigido, non ...
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migrazione
migrazióne s. f. [dal lat. migratio -onis]. – 1. In genere (come fenomeno biologico o sociale), ogni spostamento di individui, per lo più in gruppo, da un’area geografica a un’altra, determinato [...] negli ungulati, nei cetacei, nelle locuste), di spostarsi nei luoghi di ibernazione o svernamento (per es., nella farfalla monarca). Le migrazioni possono seguire gradienti altitudinali o di profondità (come nel caso delle m. verticali del plancton ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; [...] , o anche, semplicemente, la sua parte centrale; per es., c. germinativo, nel linfonodo, la massa centrale, più coincidono in un punto, questo è il c. ottico del sistema (per es., nel caso del diottro sferico e delle lenti sottili). 12. In statistica ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] con termine ingl., jump 〈ǧḁmp〉, è un artificio al quale si ricorre assai spesso per risparmiare spazio di memoria (per es., se in un programma è usato più volte un certo sottoprogramma, questo viene scritto una sola volta, ricorrendo a un’istruzione ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] , triale, ecc.). f. Nella logica formale, proposizioni s., quelle che hanno per soggetto un essere determinato o individuo (per es., «quest’albero è pieno di frutti»). g. Diritto s., espressione usata (in contrapp. a diritto comune) per indicare la ...
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seconda1
secónda1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. secondo]. – 1. In musica, intervallo tra due gradi congiunti della scala, formato da un semitono diatonico (s. minore, es. mi-fa) o un tono intero [...] tra le due note sale a tre semitoni, mediante l’alterazione di uno dei due suoni, prende il nome di s. aumentata (es. fa-sol diesis). 2. a. Nella scherma, posizione che consiste nel flettere leggermente il braccio, abbassando il pugno al livello del ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] , con l’infinito preceduto dalle prep. in, a, su o dalle locuz. prima di, dopo di, o anche dal solo dopo (per es.: «Appena ricevuto il telegramma, sono partito»; «Entrando, si guardò intorno»; «Mi sono accorto dell’errore solo nel contare i soldi», o ...
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singolativo
agg. e s. m. [der. di singolo]. – In linguistica, detto di nome che indica persone, animali o cose individualmente, come unità (per es., senatore, insetto), così chiamato in contrapp. al [...] senato, sciame) oppure di formazione indicante un essere singolo individuato in una massa (così, per es., in paleoslavo da nomi che designano una classe di uomini si può, per mezzo del suffisso -inŭ, formare quello degli individui che la compongono ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] stanza di p., che mette in comunicazione con altri ambienti; terre di p., che costituiscono un’area di transito (per es., in flussi migratorî di popolazioni); essere, trovarsi di p. in un luogo, soffermarvisi solo per poco tempo, sostarvi brevemente ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...