Es /es/ (o, all'ital., es) pron. neutro sost., ted. (propr. "ciò, esso"), usato in ital. al masch. - (psicanal.) [nella teoria freudiana, termine che designa gli aspetti inconsci (istinti e pulsioni) della [...] personalità] ≈ inconscio, subconscio, subcosciente. ‖ ego, io, super-ego, super-io ...
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es-. - Pref. di molte parole derivate dal lat., che rappresenta l'ex- originario; può avere valore negativo-detrattivo (come in esautorare), intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro [...] derivati, ha il sign. proprio di "fuori" (escludere, esporre, espellere) ...
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pro-¹ [dal lat. pro-]. - 1. Pref. che, in verbi e nei loro derivati, significa "fuori" o "davanti" (per es., proclamare, progettare, ecc.), "davanti e in basso" (per es., procombere, prosternare, ecc.) [...] o gli ascendenti, più o meno lontani, dei genitori, talora i collaterali di quelli (per es., proavo, prozio, ecc.) o, meno spesso, i discendenti (per es., pronipote) dei parenti designati dal sostantivo a cui si premette. 3. Col sign. di "invece ...
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Fabio Rossi
bagnare. Finestra di approfondimento
Diversi modi di bagnare - Il verbo b. esprime un’azione assai generica ed è privo, pertanto, di sinon. propriamente detti. Ha però numerosi sinon. specifici, [...] d’uso ricercato e ha talora impiego specifico, per es. in certi riti religiosi: il sacerdote asperge i fedeli d com. in luogo di sinon. più specifici o più fam., come per es. nel caso di un oggetto appena inumidito: con questa umidità, il maglione si è ...
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tra- [dal lat. trans "al di là, attraverso"; in alcuni casi con influsso di ultra "oltre" e di intra "dentro"]. - Pref. di molte parole (soprattutto verbi), in cui indica movimento, passaggio al di là [...] , ecc.); in alcuni casi esprime più precisamente l'attraversamento, cioè il passaggio da parte a parte di un oggetto (per es., trafiggere, traforare, ecc.); con influsso del lat. intra e sign. vicino a quello della preposizione tra (= fra), in mezzo ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] stato meglio ripetere l’esame. Tuttavia nessuno di questi sinon. può coprire tutti gli usi di p., e questo è evidente, per es., nelle interrogative introdotte da che, dal valore quanto mai generico: che ne pensi di Gianni?; che ne pensi di venire in ...
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per-¹ [lat. per-]. - Pref. usato in lat. per la formazione di verbi composti che passano, insieme con i loro derivati, in ital., dove vengono parimenti creati nuovi derivati verbali (ma non nuovi verbi); [...] "fino in fondo", esprimendo il concetto della continuità, dell'insistenza (per es., perdurare, permanere, perorare, persuadere), o del compimento, del perfezionamento (per es., pervenire), e anche "di là da", esprimendo il concetto della deviazione ...
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pre- [dal lat. prae, prae-]. - Pref. che compare in numerosi composti, spesso contrapp. a post-, a indicare per lo più anteriorità nel tempo rispetto a un dato termine (per es., preannunciare, prevedere, [...] preavviso), talora anteriorità nello spazio (per es., prepalatale, prealpino) e, inoltre, maggiore altezza (per es., preminente) e prevalenza su altri, eccellenza, superiorità (per es., prediletto, predominio, prevalere). ...
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bagnare [lat. tardo balneare, der. di balneum "bagno"] (io bagno, ... noi bagniamo, voi bagnate, e nel cong. bagniamo, bagniate). - ■ v. tr. 1. a. [spargere d'acqua o d'altro liquido una persona o cosa [...] d’uso ricercato e ha talora impiego specifico, per es. in certi riti religiosi: il sacerdote asperge i fedeli d com. in luogo di sinon. più specifici o più fam., come per es. nel caso di un oggetto appena inumidito: con questa umidità, il maglione si è ...
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Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] stato meglio ripetere l’esame. Tuttavia nessuno di questi sinon. può coprire tutti gli usi di p., e questo è evidente, per es., nelle interrogative introdotte da che, dal valore quanto mai generico: che ne pensi di Gianni?; che ne pensi di venire in ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...