concesso /kon'tʃɛs:o/ [part. pass. di concedere]. - ■ agg. [accettato per vero] ≈ ammesso, riconosciuto. ■ concesso che locuz. cong. [pur riconoscendo come cosa vera che, col cong.: c. che sia stato lui [...] a provocarti, la tua reazione è stata eccessiva] ≈ ammesso che, posto che ...
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proselitismo /prozeli'tizmo/ s. m. [der. di proselito, sull'es. del fr. prosélytisme]. - [attività volta a cercare nuovi adepti: p. di una religione, di un partito] ≈ apostolato. ‖ propaganda. ...
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prosit /'prɔzit/ interiez. [propr. 3a pers. sing. del pres. cong. del lat. prodesse "giovare"]. - [augurio in uso in circostanze diverse, per es. in occasione di brindisi o quando qualcuno starnutisce] [...] ≈ (alla) salute, [in occasione di brindisi] cincin ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] una camera in fondo alla casa e da una vocina g., gentilissima (V. Imbriani). G. ha anche usi cristallizzati, come per es. quello di introduttore di lettere formali (Gentile dottore; Gentilissimo – o Gent.mo – professore) o nel sintagma, ormai d’uso ...
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Fabio Rossi
capire. Finestra di approfondimento
Cogliere indizi o impressioni - Il sign. di «percepire con l’intelletto» è espresso da molti verbi, dei quali c. è il più generico e frequente, spesso sentito [...] possono essere usati come assol. (soprattutto nella lingua parlata o nello scritto che riproduce il parlato, come per es. a teatro), per dare un cenno di assenso, o di comprensione, all’interlocutore: hai ragione ... comprendo ... (L. Pirandello ...
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alti- [der. di alto, o dal lat. alti-]. - Primo elemento di parole composte, in cui esprime riferimento all'altezza (per es., altimetria). ...
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meta- [dal gr. metá "con, dopo", in composizione meta-]. - 1. Pref. di molte parole composte, che indica mutamento, trasformazione (per es., metamorfosi, metafonesi, metaplasia, ecc.), trasposizione (metatesi, [...] metastasi), trasferimento (metafora, metempsicosi); partecipazione, affinità. 2. Indica successione, posteriorità, sia in senso locale (metacarpo, metatarso, metatorace), sia temporale (metameria), o un ...
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gesso /'dʒɛs:o/ s. m. [lat. gypsum, dal gr. gýpsos]. - 1. (miner.) [minerale monoclino, costituito da solfato di calcio biidrato, che si presenta in masse granulari o in cristalli sfaldabili]. 2. (estens.) [...] a. [bastoncino, costituito dal minerale macinato e pressato, con cui si scrive sulla lavagna] ≈ gessetto. b. (gio.) [cubetto, dello stesso materiale dei bastoncini precedenti, con cui i giocatori di biliardo ...
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metafora /me'tafora/ s. f. [dal lat. metaphora, gr. metaphorá "trasferimento"]. - 1. (ling., crit.) [processo espressivo e figura retorica, per cui un vocabolo o una locuzione sono usati per indicare non [...] i referenti propri, ma un altro referente ad essi legatoda un rapporto di similitudine, per es. l'ondeggiare delle spighe o sete di giustizia] ≈ ⇑ traslato. 2. (estens.) [ogni tipo di espressione figurata (come la sineddoche, la metonimia, ecc.)] ≈ ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...