incoativo [dal lat. tardo incohativus o inchoativus]. - ■ agg. 1. (non com.) [di azione, processo e sim., che è nel principio del suo svolgimento] ≈ e ↔ [→ INCIPIENTE]. 2. (ling.) [di verbo, che esprime [...] l'inizio di un'azione] ≈ ingressivo. ■ s. m. (ling.) [verbo che esprime l'inizio di un'azione (per es. addormentarsi)] ≈ ingressivo. ...
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-oma [dal gr. -ōma -ṓmatos, che è propr. il suff. -ma aggiunto a temi verbali in -óō]. - (med.) Suff. di numerosi termini composti, che indicano per lo più affezioni infiammatorie produttive circoscritte [...] (per es., granuloma) o di tipo tumorale (adenoma, epitelioma, ecc.). ...
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Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] marcato è infinito, che tuttavia, a differenza di e., si riferisce anche ad altre estensioni oltre a quella temporale, come per es. quella spaziale o quantitativa: vedrai di terra uno infinito spaccio / sotto a’ tuoi piedi in un punto passare (M. M ...
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Fabio Rossi
acqua. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Il termine a. è caratterizzato da un numero elevato di der. e composti. La maggior parte di questi è formata sul tema acqua- (der.: [...] .
Sinonimi - Dal punto di vista semantico, si può notare che il termine a. è spesso preferito a sinon. più specifici. Per es. si dice a. talora in luogo di pioggia (guarda che a. viene giù!; prendere l’a.; scroscio d’a.), con gli alterati acquazzone ...
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ridicolizzare /ridikoli'dz:are/ (non com. ridicoleggiare) v. tr. [der. di ridicolo, sull'es. del fr. ridiculiser]. - [fare in modo che qualcuno o qualcosa diventi oggetto di riso: r. un professore] ≈ deridere, [...] mettere in ridicolo (o alla berlina), prendere in giro, sbeffeggiare, schernire. [⍈ SCHERZARE ...
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omeo- (non com. omio-) [dal lat. homoeo-, gr. homoio-, forma compositiva dell'agg. hómoios "simile"]. - Primo elemento di parole composte, che significa "simile", spesso contrapp. a etero- (per es., omeomorfo [...] - eteromorfo) ...
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omileta /omi'lɛta/ s. m. [der. di omilia, var. di omelia, sull'es. del gr. homilḗtēs, che aveva però il sign. di "discepolo, seguace"] (pl. -i), lett. - (eccles.) [autore di omelie] ≈ omelista. ...
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omo- [dal gr. homo-, forma compositiva dell'agg. homós "uguale, simile"; lat. scient. homo-]. - Primo elemento di composti, nei quali indica identità, o significa "che ha il medesimo ...", "che è dello [...] stesso ..." e sim.; contrapp. per lo più a etero- (per es., omogeneo - eterogeneo). ...
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inconscio /in'kɔnʃo/ [dal lat. tardo inconscius] (pl. f. -sce o -scie). - ■ agg. 1. (psicanal.) [di fatto di cui il soggetto non è consapevole: impulso, inclinazione, istinto, atto i.] ≈ Ⓖ inconsapevole, [...] ., con la prep. di] ≈ e ↔ [→ INCONSAPEVOLE]. ■ s. m., solo al sing. (psicanal.) [sfera dell'attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza] ≈ profondo, subconscio, subcosciente, subcoscienza. ‖ Es. ↔ conscio, coscienza, razionalità. ...
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riessere /ri'ɛs:ere/ v. intr. [der. di essere¹, col pref. ri-] (coniug. come essere). - [essere di nuovo, o tornare dove si è già stati: a che ora devi r. in ufficio?] ≈ ritrovarsi, tornare, trovarsi. ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...