Fabio Rossi
conoscere. Finestra di approfondimento
Conoscenza attiva e passiva - Quando c. si riferisce a una nozione, o a un insieme di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo [...] di camicia. Similmente, sapere può introdurre un enunciato: sai che ore sono?
In riferimento a una cognizione specifica e articolata (per es. una lingua, una notizia, un segreto e sim.) c. e sapere possono essere quasi sinon., anche se c. è meno com ...
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Fabio Rossi
lanciare. Finestra di approfondimento
Tipi di lancio - L’atto di effettuare un lancio è espresso da numerosi termini, secondo le modalità, la traiettoria e lo scopo del lancio stesso. L. esprime [...] è specifico per sport quali il lancio del disco, del peso o del giavellotto, mentre il secondo è d’uso più ampio, anche, per es., nel calcio, dove può essere usato come assol.: il giocatore tirò e fece goal. Se il tiro è e‡ettuato verso un compagno ...
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piano¹ [lat. planus "di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile"]. - ■ agg. 1. a. [che presenta una superficie senza avvallamenti o rilievi: terreno p.] ≈ levigato, liscio, livellato, piatto, [...] di piano e forte - Data la polisemia degli avv. p. e forte, talora possono nascere delle ambiguità. Parla più p., per es., può essere inteso sia come «parla a voce più bassa», sia come «parla più lentamente». Andare forte può significare sia «correre ...
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lanciare [lat. tardo lanceare "vibrare la lancia"] (io làncio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far arrivare con forza e decisione lontano da sé: l. una freccia, un sasso] ≈ buttare, gettare, scagliare, scaraventare, [...] è specifico per sport quali il lancio del disco, del peso o del giavellotto, mentre il secondo è d’uso più ampio, anche, per es., nel calcio, dove può essere usato come assol.: il giocatore tirò e fece goal. Se il tiro è e‡ettuato verso un compagno ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] . Come si può vedere dagli esempi, poco esprime sia il concetto di «ridotta quantità » (primo es.), sia quello di «quantità insufficiente» (secondo es.), e può dunque contrapporsi ora a molto, ora a troppo. Sono comunque possibili anche gli intens ...
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-tropia [dal gr. -tropía, affine a trépō "volgere"]. - (biol., fis.) Secondo elemento di composti, con il sign. di "movimento" (per es., allotropia) o di "trasformazione" (per es., entropìa). ...
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plani- [dal lat. planus "piano¹", in composizione plani-]. - Primo elemento di parole composte, nelle quali allude all'aspetto piano di organi animali o vegetali (per es., planipenni), oppure indica rappresentazione [...] in piano di oggetti (per es., planimetria, planisfero). ...
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Fabio Rossi
volere. Finestra di approfondimento
Avere un desiderio - V. è un verbo dall’area semantica molto estesa, che va dall’avere un desiderio di qualcosa al formulare un ordine. Per questo ha numerosi [...] si usa desiderare in formule di cortesia e nelle offerte, per es. al telefono: desidero parlare col direttore; chi lo desidera? espressa da chi è autorizzato a imporre la propria volontà (per es. in ambito militare, giur. e sim., con qualche uso ...
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Fabio Rossi
posto. Finestra di approfondimento
Luoghi in generale - P. indica una sezione circoscritta dello spazio, in modo ora più generico, ora più specifico rispetto a luogo, che è comunque termine [...] più significativi del poema (v. scheda PARTE). In senso fig., si parla di area o settore indicando una parte di un tutto, per es. riguardo a idee, studi e sim. I sinon. più com. sono ambito,campo,fetta; più ricercati cerchia,raggio,sfera: in che area ...
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-logo [dal gr. -logos (da lógos "discorso") o, in altri composti, -lógos (der. di légō "dire")]. - 1. Secondo elemento, atono, di parole composte nelle quali significa "discorso" (per es., analogo, dialogo). [...] 2. Secondo elemento, atono, di parole composte che indica persone che si occupano di una determinata scienza o attività (per es., antropologo, archeologo). ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...