Fabio Rossi
armonia. Finestra di approfondimento
In senso musicale - Il sign. originario di a. è quello musicale di «azione o prodotto del comporre, accordare, combinare più suoni in modo piacevole all’orecchio»: [...] mediata dalla musica, in parte per antichi usi del termine, a. ha spesso impiego del tutto distante dal linguaggio musicale, per es. come sinon. di equilibrio o di accordo: tra i diversi organi del corpo umano c’è notevole armonia. In campo artistico ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
arrivare. Finestra di approfondimento
Spostamenti di luogo - Anche a., così come andare (v. la scheda relativa), è spesso sostituito, nella lingua burocr. o inutilmente ricercata, da termini [...] sfumature particolari e non possono essere intercambiabili. Per es. si può dire: è sopraggiunto un problema, altezza; raggiunse la velocità di trecento chilometri orari; in quest’ultimo es. è disponibile anche il sinon. toccare). Un’altra serie di ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
rompere. Finestra di approfondimento
Divisioni intenzionali - Vi sono molti modi di ridurre un tutto in più parti. Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. [...] passare entro appositi apparecchi. Sminuzzare, anch’esso frequente in ambito gastronomico, è però d’impiego più largo, anche per es. per carta, stoffa ecc.: sminuzzare vecchi quaderni. Strappare è riferito soprattutto a carta o stoffa, e indica non ...
Leggi Tutto
stare [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto /stɔ/ [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], stia [poet. [...] usi letterari o gergali di stare. Tra questi ultimi, si ricordi l’espressione sto che, in alcuni giochi di carte (per es. poker o sette e mezzo), annuncia la rinuncia del giocatore ad avere altre carte (possibile anche in altre persone e modi verbali ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
tentare. Finestra di approfondimento
Piccoli sforzi - Il concetto di «fare un tentativo, mettersi nelle condizioni di fare qualcosa, di ottenere un risultato» è espresso principalmente dai [...] numero giusto al primo tentativo. Se, come nel precedente es., con tentativo si intende «ciascuno degli atti, o prova alluderebbe quasi a una sorta di simulazione. Quest’ultimo es. mostra come tentativo implichi talora che il risultato non sia stato ...
Leggi Tutto
obbligare [dal lat. obligare, der. di ligare "legare", col pref. ob-] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere con obbligo, con la prep. a del secondo arg.: il giuramento obbliga un teste [...] a fare qualcosa (hai l’obbligo di ascoltarmi; il medesimo es., con imposizione al posto di obbligo, suonerebbe bizzarro, anche se particolarm. importanti e soltanto in determinati contesti (per es. in ambito militare o politico): gli fu assegnata ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
piano. Finestra di approfondimento
Aggettivi usati come avverbi - Molti agg. possono essere usati anche come avv., soprattutto nel registro fam.: chiaro (vederci chiaro, anziché chiaramente), [...] di piano e forte - Data la polisemia degli avv. p. e forte, talora possono nascere delle ambiguità. Parla più p., per es., può essere inteso sia come «parla a voce più bassa», sia come «parla più lentamente». Andare forte può significare sia «correre ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] intenzioni.
Non soltanto qualcosa o qualcuno può essere estraneo a noi, ma noi possiamo essere estranei a qualcosa, come per es. nell’espressione giur. essere e. ai fatti, ovvero non avere alcun coinvolgimento nei fatti di cui si è accusati. Analogam ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] . Anche se il genere in cui è solitamente usato in questo sign. è il femm., non mancano residui dell’antico genere masch., come per es. nell’espressione lieto f. o nel sign. di «limite che non si può oltrepassare» (è ora di porre un f. a tutta questa ...
Leggi Tutto
rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] . Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. alla spartizione tra più persone; in genere il taglio (o frattura , è però d’impiego più largo, anche per es. per carta, stoffa ecc.: sminuzzare vecchi quaderni. Strappare ...
Leggi Tutto
Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...