eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le [...] tragedie e.; e con riferimento all’opera di Eschilo: tragicità, magniloquenza eschilea. ...
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teatro
1. MAPPA Il TEATRO è un edificio costruito e attrezzato per ospitare la rappresentazione di opere drammatiche o anche spettacoli di altro genere (il t. greco, romano; il t. di Taormina, di Fiesole; [...] di t.; il conflitto tra cinema e t.; t. di prosa, tragico, drammatico, comico; t. d’opera, lirico; il t. di Eschilo, di Plauto; il t. italiano del Rinascimento; il t. elisabettiano; il t. d’avanguardia, sperimentale). 5. Con significato più ampio, si ...
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lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, [...] dopo la cesura dei trimetri giambici citati nella gara fra i due poeti, le parole ληκύϑιον ἀπώλεσεν «ruppe la boccetta»]. – Verso della metrica greca (detto anche euripideo) costituito da un dimetro trocaico ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] personali, preferenze individuali: giudizio s.; descrizione, esposizione s. di un fatto; considerazioni s.; un’interpretazione di Eschilo molto soggettiva. d. In medicina, di sensazioni o stimoli avvertiti dall’individuo, ma non obiettivabili con l ...
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coefora
coèfora s. f. [dal gr. χοηϕόρος, comp. di χοή «libagione» e tema di ϕέρω «portare»]. – Nell’antica Grecia, portatrice di libagioni funerarie; la parola è nota soprattutto come titolo (Coèfore, [...] gr. Χοηϕόροι) di una tragedia di Eschilo, in cui il coro è formato da prigioniere troiane che recano offerte e libagioni sulla tomba di Agamennone. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] di particolari paesi o aree culturali, epoche, autori o correnti e gruppi: il t. classico (il t. greco, romano; il t. di Eschilo, di Plauto); il t. moderno, e il t. italiano del Rinascimento, il t. elisabettiano (il t. di Shakespeare, di Marlowe); il ...
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asianismo
aṡianismo (o aṡianéṡimo) s. m. [der. di asiano]. – In Grecia e in Roma, indirizzo dello stile oratorio ellenistico, caratterizzato (in contrapp. alla semplicità e all’eleganza dell’atticismo) [...] da frasi spezzettate, ricerca del nuovo e del raro, ampollosità della forma, ecc., così detto perché asiatici erano i principali oratori di questo tipo di eloquenza (Menecle e il fratello Ierocle di Alabanda, Eschilo di Cnido, Eschine di Mileto). ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] sofferenze: scrivere una t.; mettere in scena, rappresentare, recitare una t.; t. in versi, in prosa; le t. greche; le t. di Eschilo, Sofocle, Euripide; le t. romane, modellate su quelle greche, e le t. di Andronico, di Pacuvio, di Seneca; le t. del ...
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prometeico
prometèico agg. (pl. m. -ci), letter. – Di Promèteo, personaggio della mitologia greca, simbolo dello spirito d’iniziativa dell’uomo e della sua tendenza a sfidare le forze divine: il mito [...] li aveva privati; per questa ribellione fu incatenato a una colonna o (secondo la ripresa del mito nella trilogia di Eschilo) a una rupe, straziato da un avvoltoio che gli rodeva il fegato. Secondo Platone (nel dialogo Protagora), Prometeo sarebbe ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] Mio e de li altri miei miglior che mai Rime d’amor usar dolci e leggiadre (Dante, con riferimento a Guido Guinizzelli); Eschilo, il p. della tragedia greca; il p. Dante; Enrico Fermi è stato il p. della fisica nucleare. d. Padri Pellegrini (ingl ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso tragico tra il 499 e il 496, ma ebbe il...
ESCHILO (Αἰσχύλος, Aeschãlus)
L. Laurenzi*
Il primo dei tre grandi tragici attici del V sec. a. C., morto nel 455 a. C.
Da Pausania (i, 21, 2) si apprende che la figura di E. appariva in un quadro di Panainos nella stoà Poikìle come guerriero...