malassatrice
agg. [der. di malassare]. – In zoologia, tasca m. (o proventricolo masticatore), dilatazione sacciforme del tubo digerente dei crostacei malacostraci, posteriore all’esofago, che ha il compito [...] di sminuzzare il cibo e di mescolarlo col succo gastrico ...
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cardioplastica
cardioplàstica s. f. [comp. di cardio-, con riferimento al cardias, e plastica]. – In chirurgia plastica, intervento sul tratto terminale dell’esofago e sul cardias, per la cura del cardiospasmo [...] o di una stenosi organica ...
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radiocinematografia
radiocinematografìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. b) e cinematografia]. – In radiologia, indagine diagnostica, detta anche meglio röntgencinematografia, praticata per lo studio [...] dei movimenti rapidi di particolari organi (cuore, esofago, ecc.) mediante radiogrammi registrati cinematograficamente su pellicola speciale. ...
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trippa
s. f. [etimo incerto]. – 1. In macelleria e gastronomia, lo stomaco dei ruminanti, spec. bovini – o più esattamente l’insieme delle tre cavità che sono poste tra l’esofago e lo stomaco propriam. [...] detto, o abomàso, cioè il rumine, più voluminoso, in forma di sacco, il reticolo, che nella superficie interna si presenta con un gran numero di lamine incrociate così da somigliare a una specie di rete, ...
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ematemesi
ematèmeṡi s. f. [comp. di emato- e del gr. ἔμεσις «vomito»]. – Nel linguaggio medico, vomito di sangue proveniente dai primi tratti del canale digerente (esofago, stomaco, duodeno). ...
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tritocerebro
tritocèrebro s. m. [comp. di trito- e cerebro]. – In zoologia, il terzo paio di ganglî cerebrali negli artropodi, che si originano in posizione sottoesofagea e durante lo sviluppo si portano [...] successivamente al di sopra dell’esofago fondendosi col 1° e col 2° paio di ganglî sopraesofagei, cioè col protocerebro e col deuterocerebro. ...
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telecobaltoterapia
telecobaltoterapìa s. f. [comp. di tele- e cobaltoterapia]. – In radiologia, forma di radioterapia esterna nella quale sono impiegate le radiazioni gamma emesse da una sorgente di [...] posta a una distanza dalla cute di 60-80 cm; viene praticata, mediante un particolare impianto, noto come bomba al cobalto, soprattutto nel trattamento di neoplasie situate nelle sedi profonde del corpo (esofago, polmoni, mediastino, vescica, ecc.). ...
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fibroscopio
fibroscòpio s. m. [comp. di fibro- e -scopio]. – Tipo di endoscopio che sfrutta la proprietà delle fibre ottiche di vetro (v. fibra) di guidare la luce: è costituito da un tubo flessibile, [...] dalla zona di lesione; è uno strumento più maneggevole e meno traumatizzante dell’endoscopio comune, ed è adoperato per l’esame endoscopico dell’esofago, dello stomaco, del duodeno, del colon, della vescica, ecc. È detto anche fibroendoscopio. ...
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tracheoesofageo
tracheoeṡofagèo agg. [comp. di tracheo- e esofageo]. – In medicina, relativo alla trachea e all’esofago: fistola tracheoesofagea. ...
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omaso
omaṡo (o òmaṡo) s. m. [dal lat. omāsum]. – In anatomia comparata, il terzo sacco dello stomaco dei ruminanti, detto anche centopelle, libro, foglietto o millefoglio, costituito da numerose lamine [...] avvicinate tra loro come fogli di un libro, interposto tra il reticolo e l’abomaso, e collegato direttamente all’esofago mediante una doccia esofagea attraverso cui il cibo, sminuzzato nel cavo orale durante la ruminazione, perviene direttamente all’ ...
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Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti fisiologici, situati a livello...
Malattia dell’esofago, consistente in un disturbo funzionale del cardias, cui consegue irregolarità del transito del cibo, dilatazione e allungamento dell’esofago. Può essere di natura malformativa congenita o, più spesso, acquisita e dovuta...