artefice
artéfice s. m. [lat. artĭfex -fĭcis, comp. di ars artis «arte» e tema di facĕre «fare»]. – 1. Chi esercita un’arte manuale che richieda esperienza e ingegno; anticam. anche artigiano, artista. [...] 2. Più com., autore, realizzatore: l’a. di un monumento; abilissimo a. di versi; a. d’inganni; è lui stesso l’a. della propria fortuna; l’a. della vittoria; il sommo, il divino a., l’a. dell’universo, ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] e smagati dalle zuccheriere sui tavoli (N. Ginzburg); nell’intr. pron., disincantarsi, uscire da un’illusione: dopo quella esperienza si è finalmente smagato; non nego che alcuni Siciliani trasportati fuori dall’isola possano riuscire a smagarsi ...
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esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare [...] di ogni realtà in quanto è tale, sia, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile; per la filosofia dell’e., v. esistenzialismo. In matematica, si chiama teorema di e. una proposizione la quale dimostri ...
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fenomenalita
fenomenalità s. f. [der. di fenomenale]. – 1. Il fatto di essere fenomenico, nel sign. filosofico: f. degli oggetti dell’esperienza (Gentile). 2. non com. Carattere eccezionale, straordinario: [...] la f. del fatto non passò inosservata ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere [...] alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto ciò che è oggetto di esperienza sensibile, e che quindi è caratterizzato dal fatto di «apparirci» nel tempo e nello spazio, configurato secondo rapporti (per es. di causa ed effetto) che sono in funzione di ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico [...] des Geistes, 1807), il processo attraverso cui lo spirito si eleva dalle forme più elementari di conoscenza alle esperienze conoscitive più generali fino al sapere assoluto. Successivamente, per influenza di M. Heidegger (con Sein und Zeit, 1927 ...
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tattico1
tàttico1 agg. e s. m. [dal gr. τακτικός, propr. «ordinativo» (der. del tema di τάσσω «ordinare, disporre»)] (pl. m. -ci). – Che concerne la tattica, come tecnica militare: principî, piani t.; [...] ; le sue dimissioni sono solo una mossa tattica. Come s. m. (f. -a), comandante o, per estens., altra persona, che rivela esperienza e abilità nella tattica: quel generale è un buon t.; si è rivelato un t. d’eccezione nella scalata alla presidenza ...
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tattile
tàttile agg. [der. di tatto; cfr. il lat. tactĭlis «tangibile»]. – Del tatto, che riguarda il senso del tatto: sensazioni t.; sensibilità t.; agnosia t. (v. agnosia); punti t., i punti dell’epidermide [...] per indicare gli elementi che nell’opera d’arte creano un effetto plastico e volumetrico tale da stabilire tra l’opera e chi guarda un rapporto di natura fisica ed emozionale, basato su un piacere simile a quello derivante dall’esperienza del tatto. ...
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irripetibile1
irripetìbile1 (letter. irrepetìbile) agg. [der. di ripetere, col pref. in-2]. – 1. Che non si può ripetere, cioè che non può accadere, manifestarsi una seconda volta: esperienza i.; colpo [...] di fortuna irripetibile. 2. Che non si può ripetere, cioè riportare, riferire per ragioni di convenienza, decenza, e sim.: parole, frasi, discorsi irripetibili. ◆ Avv. irripetibilménte, in modo irripetibile, ...
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irripetibilita1
irripetibilità1 (letter. irrepetibilità) s. f. [der. di irripetibile1]. – Il fatto di essere irripetibile, nelle due diverse accezioni dell’agg.: i. di un’esperienza, di una situazione; [...] i. di un discorso, di una frase ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...