principiante
s. m. e f. [part. pres. di principiare]. – Chi è agli inizî nell’apprendimento di una tecnica artistica o artigianale, di un mestiere o di qualsiasi altro genere di lavoro: in pittura è [...] sono p., ma promettono bene; non è un lavoro da principianti, è un lavoro difficile, o che richiede lunga esperienza; in tono spreg.: spettacolo da principianti, mal fatto, goffo, male organizzato. Con uso estens.: quei ladri dovevano essere dei ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] costituisce la generalizzazione di una vasta evidenza sperimentale e che si assume come vero per ogni possibile ulteriore esperienza: esso funziona quindi come criterio guida per la formulazione di leggi e teorie (che non devono ammettere conseguenze ...
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palcoscenico
palcoscènico (meno com. 'palco scènico') s. m. (pl. -ci). – 1. In un teatro, lo spazio nel quale si muovono gli attori e si allestiscono le scene: è costituito da un ripiano in tavolato [...] ). 2. Per metonimia, teatro, spettacolo teatrale: amare il p.; o la finzione teatrale: i veri eroi ... della vita e non del palcoscenico (B. Croce); anche l’arte, il mestiere del teatro: calcare, abbandonare il p.; avere esperienza del palcoscenico. ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] ma tali da poter essere estese ad altri campi (di validità all’inizio provvisoria ma sempre meglio adeguate all’esperienza attraverso successive verifiche e modificazioni), con cui viene rappresentato tutto o in parte l’oggetto di una ricerca che ...
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mena
ména s. f. [der. di menare]. – 1. Maneggio, azione poco onesta, intrigo ai danni di qualcuno; usato per lo più al plur.: m. occulte, segrete; sventare le m. degli avversarî. 2. ant. a. Affare, negozio, [...] . Villani); stettono in queste m. da cinque anni o più (Velluti). b. Modo di essere, stato, sorte, condizione: «acciò che tutta piena Esperïenza d’esto giron porti», Mi disse, «va, e vedi la lor mena» (Dante). 3. ant. o region. L’atto di menare, cioè ...
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triste
agg. [dal lat. tristis (v. tristo)]. – 1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra [...] notizia; dare il t. annuncio; avevo un t. presentimento; ci siamo conosciuti in una t. circostanza; è stata una ben t. esperienza; è purtroppo una t. realtà, una t. constatazione; con valore neutro in funzione di predicato, anche con uso assol.: è t ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia (Dante). 2. tr., estens. a. Cercare, impegnandosi con le proprie capacità ed esperienze, di realizzare, di risolvere qualcosa di nuovo, di diverso, di non noto: s. la soluzione di un problema economico; s ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] vita di relazione, ai rapporti che si hanno con gli altri: impara a v.!; è una persona che sa vivere; e alludendo a larghe esperienze di vita e dei godimenti ch’essa può offrire: una persona che ha vissuto (in questo sign., con l’aus. avere). 3. Con ...
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sbarbatello
sbarbatèllo s. m. (f. -a) [dim. di sbarbato2]. – Giovane ancora immaturo, privo di esperienza (il termine è usato sempre in tono scherz., iron. o anche spreg.): sei ancora uno s. e ti dai [...] tante arie?; certi s. che appena laureati credono di sapere già tutto ...
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viaggiare
v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, [...] ha viaggiato molto; è uno che ha viaggiato, che ha girato il mondo (e s’intende che ne ha guadagnato in esperienza); Dove andrò? Non so ... Vïaggio, Vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano). Sostantivato all’infinito: il v. è utile e piacevole ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...