mena
ména s. f. [der. di menare]. – 1. Maneggio, azione poco onesta, intrigo ai danni di qualcuno; usato per lo più al plur.: m. occulte, segrete; sventare le m. degli avversarî. 2. ant. a. Affare, negozio, [...] . Villani); stettono in queste m. da cinque anni o più (Velluti). b. Modo di essere, stato, sorte, condizione: «acciò che tutta piena Esperïenza d’esto giron porti», Mi disse, «va, e vedi la lor mena» (Dante). 3. ant. o region. L’atto di menare, cioè ...
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triste
agg. [dal lat. tristis (v. tristo)]. – 1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra [...] notizia; dare il t. annuncio; avevo un t. presentimento; ci siamo conosciuti in una t. circostanza; è stata una ben t. esperienza; è purtroppo una t. realtà, una t. constatazione; con valore neutro in funzione di predicato, anche con uso assol.: è t ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia (Dante). 2. tr., estens. a. Cercare, impegnandosi con le proprie capacità ed esperienze, di realizzare, di risolvere qualcosa di nuovo, di diverso, di non noto: s. la soluzione di un problema economico; s ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] vita di relazione, ai rapporti che si hanno con gli altri: impara a v.!; è una persona che sa vivere; e alludendo a larghe esperienze di vita e dei godimenti ch’essa può offrire: una persona che ha vissuto (in questo sign., con l’aus. avere). 3. Con ...
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sbarbatello
sbarbatèllo s. m. (f. -a) [dim. di sbarbato2]. – Giovane ancora immaturo, privo di esperienza (il termine è usato sempre in tono scherz., iron. o anche spreg.): sei ancora uno s. e ti dai [...] tante arie?; certi s. che appena laureati credono di sapere già tutto ...
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viaggiare
v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, [...] ha viaggiato molto; è uno che ha viaggiato, che ha girato il mondo (e s’intende che ne ha guadagnato in esperienza); Dove andrò? Non so ... Vïaggio, Vïaggio per fuggire altro vïaggio (Gozzano). Sostantivato all’infinito: il v. è utile e piacevole ...
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viaggio
vïàggio s. m. [dal provenz. viatge, fr. ant. veiage, che è il lat. viatĭcum «provvista per il viaggio» e più tardi «viaggio», der. di via «via2»; cfr. viatico]. – 1. L’andare da un luogo ad altro [...] sostanze stupefacenti (con questo sign., è un calco dell’ingl. trip, propr. «viaggio, gita», ma anche «esperienza emozionante»). ◆ Dim. viaggétto, viaggio breve, soprattutto di piacere o turistico: riguardo al tempo impiegatovi, avrebbe potuto parere ...
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ricascare
v. intr. [comp. di ri- e cascare] (io ricasco, tu ricaschi, ecc.; aus. essere). – 1. Cascare di nuovo: l’ubriaco si rizzò in piedi, ma ricascò subito giù. Frequente in frasi fig.: r. in un [...] , farsi nuovamente imbrogliare o ingannare, commettere lo stesso sbaglio, la stessa sciocchezza: vedrai che ci ricasca!; c’è ricascato!; l’esperienza non gli è servita, e c’è ricascato come un allocco. 2. Sinon. meno com. di cadere (nel sign. 3 ...
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ricavare
v. tr. [comp. di ri- e cavare]. – 1. non com. Cavare di nuovo: dovette ricavarsi le scarpe perché gli era entrata dell’altra sabbia. 2. Cavare fuori, ottenere, trarre o estrarre, di solito attraverso [...] noto romanzo inglese; r. da un sogno i numeri del lotto; r. la morale, un insegnamento da un fatto, da un’esperienza; dedurre: da quanto egli afferma si ricava facilmente che nessuno ne sapeva nulla; conoscendo il costo totale della merce, si può r ...
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acquisito
acquiṡito part. pass. e agg. [dal lat. acquisitus, part. pass. di acquirĕre «acquistare»]. – 1. Che è stato acquistato, che è divenuto proprietà o possesso di qualcuno: diritti a., nel linguaggio [...] ciò che non è possesso originario della coscienza, ma di cui questa si appropria nel processo della sua esperienza: idee acquisite; più particolarmente, percezioni a., le rappresentazioni pertinenti all’attività di un dato senso, suscitate dalla ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...