forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] in f. di dialogo; tradurre in f. drammatica un’opera narrativa; la f. d’uno scritto, lo stile, i modi dell’espressione: componimento povero di idee ma di f. corretta; scrivere in buona f. italiana; presentare un concetto in f. chiara, intelligibile ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] ). b. Al plur., i naturali (propriam. i popoli n.), i popoli viventi allo stato di natura, in contrapp. ai popoli civilizzati: espressione venuta in uso nel sec. 18°, alla quale si è sostituita poi quella di primitivi. c. Nella locuz. avv. al n., di ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] il buon prestare, prov.; r. l’anima a Dio (o semplicem. r. l’anima), morire; è inoltre più frequente di restituire nell’espressione r. il saluto, rispondere al saluto (salutare è cortesia, r. il saluto è obbligo, prov.). b. Ridare ad altri cosa che ...
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scoperto1
scopèrto1 (ant. o poet. o region. scovèrto) agg. [part. pass. di scoprire]. – 1. Non coperto, cioè: a. Senza coperchio, scoperchiato: una pentola s.; non far bollire il brodo s., si consuma [...] funzione avverbiale, in modo esplicito, palese, manifesto: parlare, giocare scoperto. 2. a. estens. Privo di riparo, indifeso, spec. in espressioni del linguaggio milit. e sport.: un tratto di fronte s., senza forze e mezzi di difesa (con altro sign ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] sinon. generico di grande, nell’uso linguistico più recente: un g. attore, un g. campione, e sim. Più com. in alcune espressioni fig.: un pezzo g., una persona potente, autorevole; cani g., gli alti dirigenti di un partito, le persone più in vista in ...
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pressione
pressióne s. f. [dal lat. pressio -onis, der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. a. Genericam., l’atto, l’azione di premere, di esercitare una forza sulla superficie di un [...] , in funzione del cammino percorso dal proietto lungo l’anima della canna. d. Il termine è in uso anche in molte espressioni del linguaggio com.: l’acqua non ha la p. sufficiente per giungere al quarto piano; con riferimento a macchine a vapore ...
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vagito
s. m. [dal lat. vagitus -us]. – Voce di pianto emessa da un neonato o lattante: il piccolo mandò alcuni v.; dopo alcuni minuti dalla nascita, fece sentire il suo primo v.; Nutre una lampa su la [...] culla, e teme Non i v. del suo primo infante Sien presagi di morte (Foscolo). In espressioni fig.: i primi v. dell’arte, della civiltà, e sim., le prime timide espressioni e manifestazioni, i primordî. ...
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tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] , non avere disponibilità di denaro); fazzoletto, orologio da tasca (contrapposti a fazzoletto da collo e orologio da polso). Frequenti le espressioni fig. fare i conti in tasca a un altro, calcolare quanto ha, guadagna e spende; non mi viene o me ne ...
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paura
s. f. [rifacimento, col suff. -ura, del lat. pavor -oris «timore, paura», der. di pavere «aver paura»]. – 1. a. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di [...] p.; la morte fa p. a tutti; niente gli fa p. (non arretra dinanzi a nessun pericolo, o sim.); con valore iperb. nelle espressioni da far p., da mettere p., che fa p. e sim., usate per sottolineare le qualità, spec. negative, già espresse nella frase ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] m. sua o la sua m., e analoghe: voi, la vostra m. [= per grazia vostra, gentilmente], avete onorato il mio convito (Boccaccio). Furono espressioni comuni (la) m. di Dio, la Dio m., Iddio m., la buona m. di Dio, e sim., per grazia di Dio. b. In ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...