buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] a chi si mostra gentile o fa dei complimenti. Spesso premesso al sostantivo: un buon padrone; il buon pastore; così in espressioni vocative: buon Dio, nelle preghiere (ma anche esclam. d’impazienza); mio buon amico e forme simili, nelle lettere e in ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] chiamare qualcuno a parte di una cosa, dei proprî beni, di un segreto, farlo partecipe); Dio lo ha chiamato a sé, espressione fig. per indicare una morte; ch. in (o a) testimonio, invitare qualcuno perché accerti con la sua testimonianza la verità di ...
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moderare
v. tr. [dal lat. moderare (lat. class. moderari), der. di modus «misura, limite, moderazione»] (io mòdero, ecc.). – Ridurre entro giusti limiti, contenere entro una certa misura, porre un freno [...] quale è arme e freno a m. l’audacia e la timiditate nostra (Dante); m. le parole, le espressioni, o m. la lingua, usare espressioni meno gravi e offensive o meno sconvenienti. Nel rifl., contenersi, imporsi un limite, soprattutto per ciò che riguarda ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] nel procedere a salti con le gambe e il resto del corpo fino al petto chiusi dentro un sacco. In senso fig., in alcune espressioni di tono spreg.: un s. di stracci, con riferimento a persona molto mal vestita; un s. d’ossa, per indicare persona molto ...
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di
dì (ant. die) s. m. [lat. dies]. – Sinon. di giorno, usato, soprattutto nel passato, nelle date: a dì (o addì) 15 maggio, o in espressioni tradizionali: tre volte al dì (nelle ricette mediche e posologie [...] farmaceutiche), o anche in espressioni familiari e modi prov. come: conciare qualcuno per il dì delle feste (v. conciare); il buon dì si conosce dal mattino, dal principio si può prevedere il seguito; trenta dì conta novembre, con april, giugno e ...
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triste
agg. [dal lat. tristis (v. tristo)]. – 1. Che è in uno stato psichico di afflizione e depressione, causate da qualche dolore o dispiacere o preoccupazione, anche non ben definiti, e che dimostra [...] ); si allontanò con un sorriso t.; mi guardava con occhi tanto t., quel ragazzo! (anche riferito ad animali, spec. al cane, nelle espressioni un’aria t., uno sguardo t., occhi t., e in generale essere triste). 2. a. Che è causa di dolore più o meno ...
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vibrare
v. tr. e intr. [dal lat. vibrare]. – 1. tr. a. letter. Agitare un’arma, prima di scagliarla lontano (cfr. palleggiare): v. la lancia. Quindi, scagliare con forza: v. un dardo, una freccia; una [...] folgori sulla terra; contra costui Ella stessa vibrò di Giove il telo Giù dalle nubi (Caro). b. Dare, tirare con forza, in espressioni come v. il colpo, un colpo (di lancia, di pugnale, di spada, di coltello, ecc.) a qualcuno; v. una coltellata; gli ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] la sostiene, cioè il liberismo economico nella sua accezione più ristretta, ma anche con sign. più generico, nelle espressioni area, zona di l. scambio, dove cioè il commercio (internazionale) si svolge senza che siano frapposte barriere politiche ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] chi parla o scrive attenendosi in tutto al vero: quel ragazzo, quel giornale è la v. della verità). c. letter. o non com. Espressione, verbale o anche scritta, di un comando, di una volontà, di una deliberazione: né ’l mondo mai non fu né sarà sì ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] il muschio; il racconto richiama certe atmosfere veriste. d. Far tornare, o invitare con fermezza a tornare, ma in senso fig., nelle espressioni r. alla realtà o al senso della realtà, e spec. r. all’ordine, r. all’obbedienza, r. al dovere o al senso ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...