porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] degli affari pubblici. Per estens., la corte e il governo dell’impero ottomano, e l’impero stesso (anche nelle espressioni sublime, eccelsa, santa Porta, o Porta ottomana). 6. In anatomia, p. erniarie, gli orifizî attraverso i quali si producono ...
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comodo2
còmodo2 (ant. o region. còmmodo) s. m. [dal lat. commŏdum, neutro sostantivato dell’agg. commŏdus «comodo1»]. – 1. a. In genere, ciò che riesce piacevole e opportuno in quanto soddisfa i nostri [...] informazioni per c. dei viaggiatori. Di comodo, come locuz. agg., che fa comodo a qualche scopo, ma solo in partic. espressioni: casa di c., casa di appuntamenti per coppie clandestine (con sign. sim., in passato, il comodo, appartamentino da scapolo ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] ridotta ai minimi t., in cui il numeratore e il denominatore sono numeri primi tra di loro (per un uso fig. dell’espressione ridurre ai minimi t., v. minimo, nel sign. 1 a). Inoltre, t. di una successione, i suoi elementi; t. di una proporzione ...
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intransitivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo (dei gramm.) intransitivus, comp. di in-2 e transitivus «transitivo», traduz. del gr. ἀμετάβατος e ἀδιαβίβαστος]. – 1. a. In grammatica, verbo i. (in passato [...] (per es., divenire, dormire, andare, venire, tornare, partire) e che pertanto non può avere la forma passiva se non in espressioni impersonali (come avviene nel lat. itur «si va», ventum est «si venne», ecc.). Esistono verbi che, per il loro sign ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] anche, con sign. più attenuato, orgoglio, amor proprio: il mio o. mi vieta di accettare le sue offerte; per punto d’o., espressione (derivata dal fr. point d’honneur) equivalente in genere a per puntiglio; e così, ritenere un punto d’o., e più com ...
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trasecolare
v. intr. [der. di secolo; cfr. le espressioni ant. cavar del secolo «togliere di cervello» e esser fuori del secolo «aver perduto l’intelletto»] (io trasècolo, ecc.; aus. essere o avere). [...] – Essere fuori di sé per grande meraviglia o stupore. È usato per lo più in espressioni enfatiche, spesso scherz.: io trasecolo!; cose da far trasecolare; trasecolò come spaventato da un’improvvisa apparizione (Deledda). ◆ Part. pass. trasecolato, ...
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livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di [...] ; a livello, sullo stesso piano, e s’intende di solito il piano del suolo, detto anche l. stradale (così nelle espressioni: passaggio a l., incrocio di una strada e di una ferrovia sul medesimo piano; strada a l., non sopraelevata né sottostante ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] nel m. dell’oblio; sprofondare in un m. di tristezza, di dolcezza; essere avvolto da un m. di dubbî. d. Frequente l’espressione mare magno, che ricalca il lat. mare magnum (v.), per indicare moltitudine o massa grande e confusa: Nel mare magno della ...
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miserere
miṡerère s. m. e v. intr. [voce lat., 2a pers. sing. dell’imperat. di misereri «avere pietà»; quindi: «abbi pietà, abbi misericordia»]. – 1. s. m., invar. a. Nome di uno, il più noto, dei sette [...] , e col sign. che ha in latino, la parola è usata anche in contesti italiani, per lo più come reminiscenza delle espressioni liturgiche: «Miserere di me» gridai a lui (Dante); Miserere del mio non degno affanno (Petrarca). Nel linguaggio com. oggi è ...
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zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] z. in un angolo; o che non voglia farsi sentire e notare: se ne è andato via z. z., senza neppure salutare. Ormai rare le espressioni rafforzate z. e cheto, z. e immobile, z. come un olio o come l’olio, e la locuz. avv. alla zitta, senza dir nulla a ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...