oroscopo
oròscopo s. m. [dal lat. tardo horoscŏpus, gr. ὡροσκόπος (propriam. agg., «che osserva l’ora»), comp. di ὥρα «ora» e tema di σκοπέω «osservare»]. – 1. In senso originario, punto dell’eclittica, [...] dello zodiaco: leggere, ascoltare l’o.; farsi fare l’o.; trarre l’o., formulare l’o., espressioni usate anche con riferimento al sign. precedente; e così le espressioni fig. trarre un buon o., un cattivo o., un pronostico favorevole o sfavorevole. ...
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bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, [...] b. che non ti sia offeso. d. Pure: gliel’ho ben detto; sai b. che non posso allontanarmi di qui. e. Davanti a espressioni numeriche, addirittura, non meno di: è alto ben due metri; ha perduto ben tremila euro; per antifrasi: una mancia di ben venti ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] con una uguaglianza matematica, e con sign. affini anche in altre scienze. 1. In matematica, uguaglianza tra due espressioni soddisfatta solo per particolari valori delle variabili (o incognite) che compaiono in essa; soluzione dell’e., insieme di ...
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materiale
agg. e s. m. [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia «materia»]. – 1. agg. a. Della materia, che consta di materia, di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un’estensione [...] e intellettuale; soccorso, aiuto, conforto morale e m.; benessere, felicità materiale. Con valore quasi di «reale, effettivo» nelle espressioni: errore m., di disattenzione, non di giudizio; essere nell’impossibilità m.; non avere il tempo m. di fare ...
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bravo1
bravo1 agg. [dallo spagn. bravo, di etimo discusso, prob. dal lat. barbărus nel senso di «selvaggio, indomito», forse incrociato con pravus «malvagio»]. – 1. Coraggioso, ardimentoso: questi giovinetti [...] di lui, è un brav’uomo, un galantuomo. Spesso è solo attributo di cortesia: sentite, brav’uomo; ditemi, b. donna (espressioni oggi disusate, citate solo in tono scherz.). In questi casi, è sempre preposto al sostantivo. 4. Riferito a cosa, come ...
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stivale
s. m. [dal fr. ant. estival (cui corrispondono anche il ted. ant. stival e il ted. mod. Stiefel), di origine incerta]. – 1. a. Calzatura alta, che copre la gamba fino al ginocchio e, talvolta, [...] stolta: sei proprio uno stivale! b. Appartengono all’uso fam. e pop. le espressioni eufemistiche rompere gli s., seccare, infastidire (cfr. le analoghe espressioni eufemistiche rompere i corbelli, le scatole e sim.); e la locuz. aggettivale dei miei ...
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partita1
partita1 s. f. [der. di partire, nel sign. originario di «dividere»; cfr. il fr. partie «parte»]. – 1. a. ant. Parte, in senso generico, come elemento di un tutto: io difenderò mia p., la parte [...] di bella verdura: queste geniali p. ci fanno sparire il tempo sino a sera (P. Verri); oggi, quasi esclusivam. nelle due espressioni p. di caccia, un’azione, una battuta di caccia, e p. di piacere, gita, scampagnata. Frequente nell’uso la locuz ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] è vero; non lo venderei neanche se me lo pagassero a peso d’oro; o, più spesso, in incisi aggiunti per attenuare l’espressione, per modestia, per cortesia: oggi, se non sbaglio (se non erro, se non m’inganno), è giovedì; se ho ben capito, voi sareste ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] v. oltre al n. 3 b); quasi disus., p. duro, gelato solido, compatto, simile alla cassata. Con riferimento a persona, in determinate espressioni, ne qualifica l’aspetto, o l’importanza: un p. d’uomo, un uomo grande e grosso; un bel p. di ragazza, di ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene [...] uso brachilogico, per «mal di stomaco»: stomachi e febbri ardenti fanno Parer la morte amara più ch’assenzio (Petrarca). d. In espressioni fam.: mettersi, fermarsi, piantarsi sullo s., di cibo che non si riesce a digerire, e in senso fig. di cosa o ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...