corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione [...] (potreste darmi la c., che non mi cavereste nulla di bocca, Manzoni), e tenere uno sulla corda, fig., tenerlo sulle spine, verso destra i martelletti (il ritorno al suono normale è indicato con la didascalia tre corde). Usi fig.: essere come le c. ...
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dimostrare
(ant. demostrare) v. tr. [dal lat. demonstrare, comp. di de- e monstrare «mostrare, dimostrare»] (io dimóstro, ecc.). – 1. a. Rendere manifesto con fatti, con parole, con segni certi: d. affetto, [...] indizio, essere prova di: queste parole dimostrano la sua malafede; ciò dimostra che non hai capito nulla. b. Rivelare per, far sembrare: avendo un farsetto bianchissimo indosso e un grembiule di bucato..., li quali più tosto mugnaio che fornaio il ...
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indispensabile
indispensàbile agg. [der. di dispensare, col pref. in-2]. – Propr., di obbligo da cui non si può essere dispensati; quindi, nell’uso com., di cosa assolutamente necessaria, di cui non [...] si può fare a meno: è i. il consenso dei genitori; è i. la presenza di due testimoni; non ha neanche il minimo i. per vivere; anche ritenersi i., di chi si comporta come se nulla si potesse fare senza il suo intervento o la sua partecipazione. ◆ Avv. ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] dieci; anche intr. (aus. avere o essere): ha battuto il tocco proprio adesso; è battuta la mezza, son battute le sette. o fabbricare. B. la fiacca, lavorare poco o nulla, fare le cose male e svogliatamente. B. le gazzette, tosc., tremare dal freddo ...
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sicuro
(ant. securo) agg. [lat. secūrus «tranquillo, senza preoccupazioni» (comp. di se-, che indica separazione o privazione, e cura «preoccupazione»)]. – 1. a. Riferito a persona, che non corre alcun [...] negativo: sono s. che non riusciremo a combinare nulla; ero s. che ci avrebbe abbandonati sul più bello. Talora è più da vicino sinon. dell’agg. certo (rispetto al quale ha di solito tono più fam.): oggi èil quindici del mese, ne sono s. (proprio s ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] essere perciò il piano stradale, il pavimento d’una stanza, di una nave e persino, in qualche frase, di un aeromobile): sedersi, stare seduto in t.; sdraiarsi in t., per t.; dormire sulla nuda t., direttamente a contatto col suolo, senza nulla sotto ...
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lontananza
s. f. [der. di lontano]. – 1. a. L’essere, il trovarsi lontano, cioè a lunga o relativamente lunga distanza, di un luogo da altro luogo o da un punto di riferimento: la costa era poco visibile [...] riferimento a persona, il fatto e la condizione d’esser lontano (e s’intende in genere da casa, dal paese, dalla famiglia o da una persona amata): tornò dopo una lunga l.; tanti anni di l. non l’avevano per nulla invecchiato; egli èil vero che, par ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] variabili, cioè dipendenti dal tempo. I campi vettoriali possono essere irrotazionali, se è identicamente nulla la circuitazione del campo, ovvero, per un campo di forza, se si annulla il lavoro della forza lungo un cammino chiuso (c. conservativo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. Èil nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] essere singolo concreto, l’oggetto naturale o corporeo percepito attraverso l’esperienza sensibile, per cui il mondo delle cose è c. che fanno rizzare i capelli; la c. è andata così; è una c. da nulla; sono c. che passano; stando così le cose ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] delle proprie azioni per poter discernere il bene eil male compiuto, e quindi riconoscere le proprie eventuali colpe avere rimorsi; sentirsi la c. tranquilla, essere certo di aver agito bene o di non aver fatto nulla di male; cattiva c., stato di ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...