addosso
addòsso (ant. a dòsso) avv. – Sulle spalle, sul dorso, sulla persona (forma la prep. comp. addosso a): mettere, portare, tenere qualcosa a.; mettiti a. un vestito pesante; gli è caduto o gli [...] molto sfortunato, non riuscire a combinar nulla; avere il diavolo a., essere indemoniato, o semplicemente irrequieto, di pessimo umore; gli entrò a. la paura, il timore, la febbre e sim.; avere molti anni a., essere vecchio; vivere a. a qualcuno, a ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] semplicem. idea), la categoria ultima, sintesi suprema dell’esseree del pensiero; in A. Fouillée (1838-1912), idee ’i., cioè ho un vago timore o sentore, ho il sospetto e sim.: ho l’i. che non otterremo nulla; mi dà l’i. che stavolta va a finire male ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] preziose naturali che imitano, tanto che il riconoscimento è spesso delicato e difficile; solo in alcuni casi le pietre sintetiche sono state ottenute in dimensioni sufficientemente grandi da poter essere utilizzate in gioielleria: più spesso trovano ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] ., non aver nulla da p., essere nella condizione di non poter subire danno, comunque vadano le cose. m. Avere la peggio, riuscire inferiore rispetto all’avversario, in un combattimento, una competizione, un contrasto e sim. (il contr. di vincere ...
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trapelare1
trapelare1 v. intr. [der. di pelo (che, al plur., vuole qui significare le sottilissime fessure in una parete), col pref. tra-] (io trapélo, ecc.; aus. essere). – 1. a. Di liquido, uscire [...] di un sentimento, di una notizia riservata o che si vorrebbe tenere segreta, e sim.: hanno predisposto il piano senza lasciar t. nulla; si contenne cercando di non far t. il suo intimo disappunto. b. Con uso trans., raro, scoprire, venire a conoscere ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] n., quello con stami e pistilli abortivi o rudimentali, e perciò sterile, che può essere comunque utile come richiamo èil piano contenente i conduttori per i quali la forza elettromotrice indotta dal campo ènulla. È detto inoltre messa al n. il ...
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indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non [...] eil proprio disinteresse. b. Nella critica testuale, lo stesso che adiaforo. c. Nella metrica classica, sillaba i., ancipite, che può essere non appare in nulla preferibile ad altra: andare a piedi o in auto mi è i.; che glielo diciate o no è cosa i. ...
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dovere2
dovére2 v. tr. [lat. debēre, contratto da dehibere, comp. di de- e habere «avere», quindi propr. «avere avuto qualcosa da uno e perciò essergli debitore»] (pres. indic. dèvo o dèbbo [ant. o poet. [...] male? 4. Con compl. oggetto, dover dare, essere debitore: quanto vi debbo per il disturbo?; mi deve ancora qualche migliaio di euro; nullaè dovuto al fattorino per il recapito. Quindi, dover avere, essere creditore: quanto devi avere ancora da me ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] nel f., buona a nulla, inservibile; buttarsi nel f. per qualcuno, fig., iperb., essere disposto a fare qualsiasi cosa il f. della passione, dello sdegno, dell’ira; mettere, e sentirsi, il f. addosso, nelle vene, eccitare, essere eccitato; avere il ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] di media grandezza (fra il portativo e l’organo grande) che, pur essendo trasportabile da un luogo a un altro, doveva essere collocato su qualche mobile o supporto. 2. a. Che è dato dall’esperienza, che è reale, effettivo (opposto a chimerico ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...