causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla [...] che lo hanno già prodotto una volta); in statistica, rapporto di c., il confronto tra la frequenza o intensità di un fenomeno e la frequenza o intensità di un altro che è collegato al primo. In diritto penale, c. psichica, l’elemento soggettivo del ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] : quando ha saputo d’essere ricercato dalla polizia, ha cambiato in compassione (Manzoni); s’è cambiato il vento, ha preso a molto cambiato, quanto sei cambiato!, e sim.; e anche di sost. con valore neutro: non c’ènulla di cambiato, da allora. ...
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speculazione
speculazióne s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis «esplorazione; indagine filosofica» (v. speculare2); il sign. 2 ricalca il fr. spéculation]. – 1. letter. L’atto dello speculare, il ricercare [...] ; grosse, piccole s.; il rilevare quella vecchia azienda è stata una pessima s.; in tono iron., fare una bella s., e, come esclam., bella s.!, con riferimento a un affare sbagliato, in cui non si è guadagnato nulla, anzi ci si è rimesso: ho fatto una ...
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affogare
v. tr. e intr. [lat. volg. *affocare, alteraz. del lat. tardo offōcare «strozzare» (der. di fauces «gola»), raccostato alla serie dei composti con il pref. ad- (af-)] (io affógo, tu affóghi, [...] a. il pesce, lessarlo in acqua a temperatura che non superi il punto di ebollizione. 2. intr. (aus. essere) nulla; o bere o affogare, essere costretti a scegliere fra due soluzioni ugualmente spiacevoli. ◆ Part. pass. affogato, anche come agg. e ...
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spergiurare
v. tr. e intr. [dal lat. periurare (comp. di per- e iurare «giurare»), col pref. s- (nel sign. 6)] (come intr., aus. avere). – Giurare il falso, affermare o sostenere con giuramento una cosa [...] di s. che non ne sapeva proprio nulla. Nell’uso com. è spesso usato come rafforzativo di giurare, a e spergiura di essere innocente; io vorrei più tosto essere stato morto che vivo, veggendo i giovani andar dietro alle vanità e udendogli giurare e ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] con argomentazioni generiche e astratte; venire al fatto c., alla sostanza del fatto; i suoi progetti non hanno nulla di c.; la cosa, il singolo essere esistente; nella filosofia moderna, e più propriam. in quella hegeliana, il concetto, l’ ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] è veramente?; e dire che pareva un brav’uomo!; è tanto dimagrito che pare un altro; da quando è tornato, non pare neanche più lui. Di cose: quando si è giovani, tutto pare facile; da principio, pareva una cosa da nulla fra il sembrare e l’essere, non ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] il naso, a brevissima distanza dalla persona, in modo da poter essere visto bene: ce l’hai s. il naso e non lo vedi!; poiché non voleva credermi gli misi il aveva un vestitino leggero, enull’altro s.; esternamente non appariva nulla, ma tutti erano ...
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fallire
v. intr. e tr. [dal lat. fallĕre «ingannare» (nel medio passivo «ingannarsi, sbagliare»), con mutamento di coniug.] (io fallisco, tu fallisci, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. Commettere [...] gli ottomila della Terra. 3. intr. (aus. essere) Fare fallimento: commerciante costretto a f.; la ditta è fallita; è andato fallito per la sua imprevidenza. 4. tr. Mancare: f. il colpo, non cogliere il segno; anche assol.: ha tirato molte volte senza ...
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immaginare
(letter. imaginare) v. tr. [dal lat. imaginari, lat. tardo imaginare, der. di imago -gĭnis «immagine»] (io immàgino, ecc.). – In genere, rappresentare alla propria fantasia persone, cose, [...] il verbo, nel suo sign. generico, è usato con enfasi, per dare vivacità e colorito a una narrazione: immaginarsi come dev’esser : non si può i. nulla di più meraviglioso; non è possibile i. spettacolo più terribile; chi non c’è stato, non può i. ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...