arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] ad affermare che l’offeso era lui. In altri casi, riuscire, esser capace: non arrivo a capire come hai fatto; nell’uso com., spesso il verbo capire è sottinteso: è un concetto troppo alto per me, non ci arrivo. 4. tr. Raggiungere (una persona ...
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clic day
loc. s.le m. inv. Giornata dedicata all’invio telematico di richieste; con particolare riferimento alle domande di nullaosta per l’assunzione e la regolarizzazione di lavoratori extracomunitari. [...] richieste di nulla-osta all’assunzione di un immigrato. (Fabrizio Recconi, Gazzetta del Sud, 22 dicembre 2007, p. 7, Interni) • Col 2007 è arrivata la «rivoluzione informatica»: per la prima volta le domande d’assunzione potevano essere inviate solo ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). [...] certa importanza e difficoltà (che possono peraltro essere graduate o attenuate da aggettivi come i. facile, i. da nulla, e sim.): familiare, alla quale collaborano cioè il coniuge dell’imprenditore, i parenti e gli affini entro un determinato grado ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] sangue umano, essere versato in grande il tuo articolo e m’è sembrato interessante; non ho avuto nemmeno il tempo di s. il giornale; per estens., non com., percorrere con il pensiero, con il ricordo: ho scorso il mio passato ma non vi ho trovato nulla ...
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spicciare1
spicciare1 v. tr. e intr. [dal fr. ant. despeechier, fr. mod. dépêcher; cfr. spacciare] (io spìccio, ecc.). – 1. tr. a. Sbrigare, portare a termine con sveltezza: s. un lavoro, un incarico; [...] , spicciàmoci, è tardi; se non ti spicci (o, più esplicitamente: se non ti spicci a vestirti, a uscire di casa, ecc.) perderai il treno; cerco di farle capire timidamente che sarebbe ora di spicciarsi (Achille Campanile). 2. intr. (aus. essere) a ...
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sbalordire
v. tr. e intr. [der. di balordo, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbalordisco, tu sbalordisci, ecc.). – 1. tr. a. non com. Far perdere i sensi, tramortire con un colpo, con una percossa: s. [...] mezzo a tanta festa, e per il fracasso che lo sbalordiva, e per il brulicar della gente innanzi e indietro (Manzoni). b. oggi non ci si sbalordisce più di nulla. ◆ Part. pass. sbalordito, in funzione verbale e di agg., intontito: era sbalordito dal ...
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scrupolo
scrùpolo (ant. scrùpulo) s. m. [dal lat. scrupŭlus (e anche scrupŭlum, scripŭlum, scriptŭlum), propriam. «piccola pietra, pietruzza», dim. di scrupus «sasso, pietra a punta»]. – 1. a. Antica [...] è, o a ritenere grave una mancanza anche lieve: s. religioso; s. morali; s. di coscienza; essere mi è venuto lo s. di offenderla; a forza di scrupoli, non si decide mai nulla!; fa: quell’artigiano è caro, ma il lavoro lo fa con scrupolo; è un medico di ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] nulla, a mani vuote, delusi, scornati (cioè, come si dice ancora oggi, con le pive nel sacco): E pompa dell’acqua], dimenando i fianchi (Verga). Il nome è ancora in uso nel linguaggio della marina mercantile crescente che può essere usata direttamente ...
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orma
órma s. f. [der. di ormare]. – 1. Segno, impronta che il piede dell’uomo o la zampa di un animale lascia sul terreno: imprimere, lasciare, stampare le proprie o. sulla sabbia; i sentieri si perdevano [...] estens. nelle espressioni essere, mettersi sulle o. di qualcuno, inseguirlo da presso: la polizia è ormai sulle o. Che vanno al nulla eterno (Foscolo). 3. Con uso improprio, nel linguaggio letter., in espressioni sinestesiche, il rumore prodotto dai ...
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interessare
v. tr. [der. di interesse] (io interèsso, ecc.). – 1. a. Essere d’interesse (per qualcuno), avere cioè importanza, riguardare da vicino, concernere: la difesa della libertà interessa tutti [...] e le vie respiratorie. In partic., nel linguaggio dei meteorologi: precipitazioni a carattere temporalesco che interesseranno tutto il bacino occidentale del Mediterraneo; l’Italia continua a essereè un ragazzo svogliato, che non s’interessa di nulla ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...