me1
me1 ‹mé› pron. pers. sing. [lat. mē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 1a pers. sing. (io), usata come compl. oggetto quando si vuol dare a questo forte rilievo (hanno [...] o quanto (è alto come me; ne sa quanto me), e in funzione predicativa dopo i verbi essere, parere, sembrare e sim. (tu stesso); enfatico e scherz., il mio signor me, io, la mia persona; non sa né di me né di te, non sa di nulla, è insipido, insulso ...
Leggi Tutto
barriere soffolte
loc. s.le f. pl. Strutture modulari in cemento armato, posate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, parallela al litorale e a distanza di almeno cento metri da esso, [...] nulla, quando ci sono le grandi mareggiate che le scavalcano senza alcuna difficoltà. Sono scogliere costose perché devono essere realizzate in un certo modo, come una piattaforma larga e piuttosto lunga che si trova a circa 1,5 metri sotto il ...
Leggi Tutto
patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] intransitivamente, e seguito dalla prep. di, essere afflitto da è stato un gran p. tutta la notte. Con senso attenuato, soffrire disagio, incomodo: ho patito un po’ durante il viaggio; oppure affliggersi, accorarsi, provar dispiacere: non dice nulla ...
Leggi Tutto
ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di [...] non mi fa né caldo né freddo, non me ne importa nulla; il mio debole parere sarebbe che non vi fossero né sfide, né lascia fare. Come congiunzione coordinativa tra una proposizione positiva e una negativa è di uso letter.: ha preso la sua decisione, ...
Leggi Tutto
verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] v. la fine della settimana, ecc. 2. fig. a. Il termine al quale è rivolto un sentimento, un comportamento: amore, rispetto, devozione v. i genitori; l’ha fatto per gratitudine v. di noi; bisogna essere indulgenti v. i giovani; non sente pietà v. chi ...
Leggi Tutto
spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] non spiega nulla; i essere evidente, palese: è un fatto che si spiega da sé, senza bisogno di aggiungere altro. 4. letter. Mostrare, adoperare: s. zelo, coraggio, sollecitudine; spiegò un’arte sopraffina per allettarla, per attirarla senza destarle il ...
Leggi Tutto
snello
snèllo agg. [dal germ. *snell, cfr. il ted. schnell «rapido, svelto»]. – 1. a. Veloce, rapido: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via per l’aere snella (Dante). b. Agile, svelto, [...] e snellétto, noto quest’ultimo per il verso di Dante (Purg. II, 41) in cui si parla dell’angelo nocchiero che accompagna gli spiriti alla purificazione: e quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggero, Tanto che l’acqua nulla ’nghiottiva ...
Leggi Tutto
fiasco
s. m. [dal germ. flaskun; cfr. lat. mediev. flasco -onis] (pl. -chi). – 1. Recipiente di vetro per vino, o altri liquidi, di forma ovale col collo lungo munito di bordo ringrossato, a pareti sottili, [...] fagioliera). Locuzioni prov. (ormai ant.): è come fare (o vestire, o gonfiare) un f., è cosa da nulla; Giusto faceva i f. e la moglie li rivestiva, come risposta ironica o stizzosa a chi ci chiede d’essere giusti. 2. Il contenuto del fiasco: un f. di ...
Leggi Tutto
contrario
contràrio agg. [dal lat. contrarius, propr. «che sta di fronte», der. di contra «contro»]. – 1. a. Opposto, contrastante: opinioni, qualità, idee c.; io sono di parere c.; questo atto sarebbe [...] e l’altra affermativa. Possono essere entrambe false, non entrambe vere: dalla verità dell’una può quindi dedursi la falsità dell’altra, mentre non è legittima la deduzione inversa. e. In musica, moto c., il in c., non avere nulla in c., da opporre; ...
Leggi Tutto
ricoprimento
ricopriménto s. m. [der. di ricoprire]. – 1. L’azione e l’operazione di ricoprire, il fatto di venire ricoperto. In partic., l’operazione di rivestimento di superfici, spec. metalliche, [...] ). 2. Il modo, il mezzo con cui si ricopre, e anche il fatto di ricoprire, di essere cioè sovrapposto a e che per nulla può distinguersi da quella che aveva prima della rotazione: per es., il cubo, ruotando sull’asse di simmetria quaternaria, è ...
Leggi Tutto
Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...