parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] sempre trans.) può essere impiegato in quasi tutti i contesti, ma raram. nelle interrogative: di che parlava l’aneddoto? – l’aneddoto raccontava le disavventure (o, più raram., delle disavventure) di suo padre.
Parola - Parola èil sost. più generico ...
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intrigare [var. di intricare] (io intrigo, tu intrighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [causare un intrico] ≈ e ↔ [→ INTRICARE (1)]. 2. (non com.) [dare impiccio, anche fig.: questo tavolo mi intriga] ≈ impacciare, [...] nulla (a). ↑ infastidire, seccare. ■ v. intr. (aus. avere) [ordire copertamente imbrogli, maneggi e [inserirsi a sproposito, senza essere richiesti, in questioni altrui, con ] ≈ (fam.) ficcare (o mettere) il naso (in), immischiarsi (in), impicciarsi, ...
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tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] subito tutti i soldi. Ancorché di solito riferiti a persone molto povere e malvestite (con connotazione spreg.), pezzente, straccione eil fam. morto di fame possono essere utilizzati nel sign. di «persona molto tirchia». Del resto, lo stesso pitocco ...
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toccare [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [avvicinare la mano a qualcuno o a qualcosa stabilendo un contatto: t. l'acqua con un dito] ≈ (lett., scherz.) tangere, [...] di sinon. se non marcati stilisticamente o come intensità e privo del tutto di contrari. Palpare eil più fam. tastare hanno uso limitato a determinati contesti. In primo luogo possono essere riferiti a oggetti (per lo più frutti o ortaggi), per ...
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Fabio Rossi
buono. Finestra di approfondimento
In senso morale - Estesissima è l’area semantica di b. (più ristretta quella di cattivo), che abbraccia la sfera del gusto, della morale, dell’utilità, della [...] ), chi si distingue per i suoi modi; disponibile, chi presta facilmente il proprio aiuto senza voler nulla in cambio. In questo caso cattivo non è adatto come contr., perché è sentito come troppo drastico; per questo gli si preferiscono altre parole ...
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piede /'pjɛde/ s. m. [lat. pes pĕdis]. - 1. (anat.) [l'ultimo segmento dell'arto inferiore dell'uomo e di altri animali] ≈ Ⓖ (fam.) fetta, Ⓖ (poet.) pianta, Ⓖ (ant.) piota, [di alcuni animali] zoccolo. [...] recarsi (a). □ pestare i piedi (a qualcuno) [essere di intralcio, tentare di danneggiare e sim.: tutti gli pestano i p.] ≈ dare noia a persona che non conti nullae che venga trattata senza il minimo rispetto] ≈ cane, nulla, zero. □ piede di porco ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] [avere rapporto, relazione e sim., con qualcosa o con qualcuno, per lo più in frasi negative: non ci ho nulla a che v.; le essere visti, il verbo adatto è sbirciare o spiare: sbirciare dalla serratura. Il guardare con vivo apprezzamento o meraviglia è ...
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meno /'meno/ [lat. mĭnus, neutro (con valore avv.) di minor, compar. di parvus "piccolo"]. - ■ avv. 1. a. [comparativo di minoranza di poco: vorrei spendere m.; lavorare m.] ↔ di più. ● Espressioni (con [...] è così piccola da non avere alcun valore: qui dentro tu conti m. di niente!] ≈ niente, nulla; non essere da meno [non essere inferiore, con la prep. di: non vuol essere da m. dei suoi colleghi] ≈ essere per fortuna, sia lodato il Cielo; quanto meno [ ...
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pugno s. m. [lat. pūgnus] (pl. -i; ant., lett. le pugna). - 1. [mano chiusa con le dita piegate e strette sul palmo: aprire, stringere il p.] ● Espressioni: avere (o tenere) in pugno 1. [avere il pieno [...] fig., rimanere (o restare) con un pugno di mosche [non concludere nulla a dispetto dello sforzo] ≈ (fam.) rimanere (o restare) a mani una squadra e sim., quantità esigua: con un p. di soldati attaccò il nemico] ≈ drappello, manipolo. □ essere un pugno ...
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Fabio Rossi
soffrire. Finestra di approfondimento
Stare male - S. èil verbo più generale per indicare l’essere sottoposti a dolori fisici o psichici, sentimentali e sim. I sinon. sono tutti più formali, [...] verbi possono essere usati anche in senso estens., come sinon. intens. e formali di dispiacersi, offendersi o (il solo dolersi mali) e non ben definito, ma è per lo più di natura psichica o psicosomatica: senza soffrire precisamente di nulla, donna ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...