impressionare
v. tr. [der. di impressione] (io impressióno, ecc.). – 1. Propr., produrre, comunicare un’impressione. In senso fisico, si dice soprattutto dell’azione fotochimica esercitata dai raggi [...] intr. pron. con valore passivo: il bromuro d’argento s’impressiona alla luce essere disposto a ricevere con violenza le impressioni: s’impressionò visibilmente al mio racconto; è ; rientrò in casa facendo finta di nulla, ma si vedeva ch’era molto ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] di un no (v. giammai): «Ti riconosci sconfitto?» «Mai»; «Accetterai la proposta?» «Mai»; può anche essere rafforzato: mai più; mai e poi mai. Con valore di s. m., scherz., il giorno del mai, il giorno di san Mai, un giorno che non verrà. 3. In frasi ...
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contratto di soggiorno
loc. s.le m. Contratto di lavoro che consente a un cittadino extracomunitario di soggiornare e lavorare regolarmente in Italia. ◆ Immigrati, i Ds contro [Umberto] Bossi e [Roberto] [...] connazionale a svelargli il raggiro. Scopre di non essere stato il primo. Disperato, entra a far parte dell’esercito dei braccianti a giornata reclutati dai caporali. E poiché la validità del nulla osta per il lavoro stagionale è subordinata alla ...
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disordinare
diṡordinare v. tr. e intr. [comp. di dis-1 e ordinare] (io diṡórdino, ecc.). – 1. tr. a. Mettere in disordine, mettere sottosopra, scompigliare: d. le carte, l’armadio; il vento le disordinava [...] si capisce più nulla. 2. intr. pron. a. Scompigliarsi, perturbarsi, confondersi: fra ordini e contrordini tutto il povero di pagare la sua decima che il ricco la sua (Guicciardini). 3. intr. (aus. avere), ant. o poco com. Eccedere, trasmodare, essere ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] macchie con la benzina; gli levò dalle mani il bastone; non c’è da l. una virgola, non c’ènulla da aggiungere né da l. (di scritto o levarsi il pane (o il boccone) di bocca, essere pronti a qualsiasi sacrificio in vantaggio d’altri: si leva il pane ...
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probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi [...] . verrò anch’io con voi; c’è ancora qualche p. che si faccia in tempo; una p. minima, nulla, o massima, elevata; spesso al plur il calcolo delle probabilità può essere formulato in modo assiomatico: si considera l’insieme di tutti i possibili eventi e ...
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addosso
addòsso (ant. a dòsso) avv. – Sulle spalle, sul dorso, sulla persona (forma la prep. comp. addosso a): mettere, portare, tenere qualcosa a.; mettiti a. un vestito pesante; gli è caduto o gli [...] molto sfortunato, non riuscire a combinar nulla; avere il diavolo a., essere indemoniato, o semplicemente irrequieto, di pessimo umore; gli entrò a. la paura, il timore, la febbre e sim.; avere molti anni a., essere vecchio; vivere a. a qualcuno, a ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] semplicem. idea), la categoria ultima, sintesi suprema dell’esseree del pensiero; in A. Fouillée (1838-1912), idee ’i., cioè ho un vago timore o sentore, ho il sospetto e sim.: ho l’i. che non otterremo nulla; mi dà l’i. che stavolta va a finire male ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] preziose naturali che imitano, tanto che il riconoscimento è spesso delicato e difficile; solo in alcuni casi le pietre sintetiche sono state ottenute in dimensioni sufficientemente grandi da poter essere utilizzate in gioielleria: più spesso trovano ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] ., non aver nulla da p., essere nella condizione di non poter subire danno, comunque vadano le cose. m. Avere la peggio, riuscire inferiore rispetto all’avversario, in un combattimento, una competizione, un contrasto e sim. (il contr. di vincere ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...